Partenza negativa degli indici americani con il listino tecnologico che arriva a perdere dopo un’ora di contrattazioni anche due punti percentuali, in scia ad alcune trimestrali bancarie abbastanza pesanti.
Successivamente inizia il recupero che diventa un proprio e vero rally nella fase finale della seduta trascinato ancora una volta dal settore tecnologico.
Tuttavia è il Dow Jones a fare la parte del leone (+2,1%), sovraperformando rispetto agli altri listini per la terza giornata di fila e salendo di oltre 500 punti.
Avanzano anche lo S&P500 (+1,3%), il Nasdaq (+0,9%) ed il Russell 2000 (+1,1%), mentre il VIX (-8%) scivola di nuovo sotto quota 30 punti a 29,3.
Il mercato ignora le preoccupazioni espresse dalle banche domestiche sulla durata della prossima recessione e dell’aumento del numero dei contagi nel paese, ma si infiamma sull’ennesima notizia della sperimentazione di un nuovo vaccino anti virus.
Avanza il settore dell’energia (+3,5%) grazie al petrolio che inizialmente perde due punti percentuali a quota 39 dollari al barile, ma recupera nel finale (+0,5%) risalendo a $40,5 in attesa delle decisioni del meeting OPEC odierno sul mantenimento dei tagli alla produzione.
In crescita anche industriali (+2,2%) e materie prime (+2,5%) che trascinano tutti gli undici comparti dello S&P500 in verde.
Quattro dei cinque titoli FAANG hanno terminato in guadagno con l’eccezione di Amazon (-0,6%) che recupera comunque un calo iniziale di quattro punti percentuali. Ancora una seduta euforica per Tesla (+8%) che annulla parte dei cali di inizio ottava.
Tra i bancari, Wells Fargo cede il 4,5% dopo aver comunicato la prima perdita trimestrale da fine 2008 e aver tagliato sensibilmente il dividendo.
Sul mercato valutario prosegue la debolezza del dollaro che scivola sotto 1,14 nei confronti della moneta unica.
Fonte MarketInsight