I futures sull’azionario Usa oscillano intorno alla parità, preannunciando una partenza debole a Wall Street dopo che i dati macroeconomici sotto le attese diffusi in Cina hanno rafforzato nuovamente le preoccupazioni circa l’outlook dell’economia globale.
Venerdì i principali indici americani hanno chiuso in rialzo, accelerando progressivamente nel corso della seduta e terminando in prossimità dei massimi intraday. Il Nasdaq ha guadagnato il 3,8%, lo S&P 500 il 2,4% e il Dow Jones l’1,5%.
I dati cinesi hanno messo in risalto le conseguenze dei lockdown anti-Covid, frenando la produzione industriale e le vendite al dettaglio sui livelli minimi dallo scoppio della pandemia e alimentando i timori per un rallentamento dell’economia globale.
Il rischio di recessione resta una delle principali preoccupazioni per i mercati e contribuisce al sentiment di avversione al rischio, in un contesto di prezzi elevati e con la prospettiva di una politica monetaria meno accomodante
Negli Stati Uniti, Goldman Sachs ha tagliato le previsioni sulla crescita americana, attendendosi ora che l’economia si espanda del 2,4% quest’anno e dell’1,6% nel 2023 dal +2,6% e dal +2,2% precedentemente stimati.
Nel frattempo, la Commissione europea ha avvertito che la ripresa post pandemia della zona euro rischia di arrestarsi, mentre i prezzi potrebbero aumentare anche più rapidamente si ci fossero significative interruzioni nelle forniture di gas russo.
Le nuove proiezioni stimano per l’eurozona una crescita del 2,7% nel 2022 e al 2,3% nel 2023, rispetto alle precedenti previsioni rispettivamente pari al 4% e al 2,8%. Per l’inflazione invece è attesa un’accelerazione al 6,1% quest’anno (contro il 3,5% di febbraio) e un successivo ridimensionamento al 2,7% nel 2023.
Fonte MarketInsight