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I futures sull’azionario Usa scambiano intorno alla parità, preannunciando una partenza poco mossa a Wall Street dopo la pausa di ieri per la festività dell’Indipendenza e in un mercato che valuta le implicazioni del mancato accordo dell’Opec+ sui livelli produttivi dei prossimi mesi.
L’organizzazione ha nuovamente rinviato, questa volta a data da destinarsi, i colloqui per trovare un’intesa sul graduale incremento dell’offerta, complice soprattutto le tensioni tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.
Questi ultimi si sono opposti all’estensione oltre aprile 2022 dell’intesa complessiva sui livelli produttivi concordati introdotta con l’emergenza Covid e hanno chiesto una revisione della base di calcolo dell’output.
Uno stallo che alimenta il rischio di una nuova guerra sui prezzi in caso di ulteriore escalation del conflitto, facendo temere un ulteriore aumento dei costi dell’energia e, di conseguenza, delle pressioni inflazionistiche sull’economia globale.
L’attenzione degli operatori è rivolta, inoltre, sulle minute della Federal Reserve che verranno diffuse domani e che potrebbero fornire ulteriori indicazioni sulla svolta hawkish dell’ultimo meeting del Fomc.
Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede l’Ism non manifatturiero e la lettura finale di giugno degli indici Pmi servizi e composito.
Per quanto riguarda l’azionario, il colosso cinese di ride-hailing Didi Global crolla di circa il 20% nel premarket dopo che Pechino ha ordinato un’indagine a pochi giorni dopo la quotazione al Nyse ordinando agli app store di rimuovere la società, accusata di raccogliere illegalmente i dati personali degli utenti.
Fonte MarketInsight