I futures sull’azionario Usa oscillano intorno alla parità, preannunciando una partenza poco mossa a Wall Street mentre prosegue la stagione delle trimestrali e dopo la conclusione della riunione della Bce.
Chiusura in rialzo ieri per i principali indici americani, trainati ancora dalla buona intonazione del listino tecnologico. Il Nasdaq ha guadagnato l’1,6%, lo S&P 500 lo 0,6% e il Dow Jones lo 0,2%.
Il sentiment degli operatori resta fragile tra i dubbi sul fatto che il peggio del crollo dell’azionario sia alle spalle, dopo il pesante sell-off che ha colpito i mercati quest’anno tra la guerra in Ucraina e le preoccupazioni per il rischio di recessione.
Negli Stati Uniti, l’attenzione resta prevalentemente rivolta alle indicazioni provenienti dai risultati societari, per valutare la tenuta degli utili aziendali in un contesto di elevata inflazione e crescenti costi di finanziamento.
Nel premarket Tesla guadagna il 2,5% dopo aver riportato i conti ieri a mercati chiusi, evidenziando un utile superiore alle attese e confermando i target di produzione per l’intero 2022.
Nel frattempo, il presidente americano Joe Biden ha affermato che si aspetta di parlare con il leader cinese Xi Jinping “entro i prossimi 10 giorni” per ponderare la revoca di alcuni dazi sulle importazioni cinesi da parte di Washington.
In Europa la Bce ha alzato i tassi di interesse per la prima volta da 11 anni con una stretta di 50 punti base, mettendo fine all’era di tassi negativi e seguendo le orme delle altre banche centrali nella lotta all’inflazione.
È ripresa intanto l’attività del gasdotto dalla Russia alla Germania dopo i 10 giorni di stop per manutenzione, anche se a capacità ridotta, alleviando almeno in parte le preoccupazioni riguardo alla possibile mancanza di una quantità sufficiente di forniture per l’inverno.
Fonte MarketInsight