I futures su Dow Jones e S&P 500 viaggiano in positivo mentre il derivato sul Nasdaq è in calo dello 0,7%, penalizzato dalla notizia secondo cui l’amministrazione Usa starebbe preparando nuove norme per regolare i contenuti dei colossi tech.
Il presidente americano Donald Trump ha minacciato di regolamentare o chiudere il social network Twitter accusandolo di non essere politicamente imparziale, dopo l’avviso applicato ad alcuni dei suoi tweet invitando gli utenti al fact-checking.
Si profila quindi una partenza mista a Wall Street dopo i rialzi di ieri, con i principali indici americani che hanno terminato sui massimi intraday al termine di una seduta caratterizzata da oscillazioni abbastanza significative.
Lo S&P 500 ha guadagnato l’1,5% tornando sopra quota 3.000 punti per la prima volta da circa 12 settimane. Bene anche il Dow Jones (+2,2%), mentre il Nasdaq (+0,8%) ha limitato i guadagni soffrendo la rotazione settoriale dai settori tecnologici a favore di quelli più colpiti dalla crisi negli scorsi mesi.
Gli investitori continuano a soppesare le speranze per una ripresa rapida dell’economia e su nuovi stimoli da parte delle autorità con le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina, alimentate dalla questione Hong Kong.
In mattinata, il parlamento cinese ha approvato l’imposizione della legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong dopo le proteste anti-governative degli scorsi mesi, in una mossa contro cui Washington ha minacciato sanzioni.
Il Segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha dichiarato che Pechino ha minato l’autonomia dell’ex colonia britannica che ora non è più idonea a ricevere trattamenti speciali per la legge americana, mettendo a rischio lo status di centro finanziario globale di cui la città gode.
Sul fronte macro, infine, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 2,12 milioni, sostanzialmente in linea alle attese e in calo rispetto alle 2,44 milioni della rilevazione precedente.
La seconda stima preliminare del Pil del primo trimestre, invece, ha evidenziato una contrazione dell’economia Usa del 5% rispetto al -4,8% della prima lettura a causa degli effetti della pandemia che negli Stati Uniti ha raggiunto le 100.000 vittime.
Fonte MarketInsight