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Prevista apertura in ribasso a Wall Street, in attesa delle minute della Fed che potrebbero rivelare altri dettagli sulle tempistiche dell’avvio del tapering.
L’attenzione degli investitori resta vigile sulla Federal Reserve, che pubblicherà questa sera i verbali dell’ultima riunione, dopo che l’ennesimo governatore federale ha chiesto un inizio anticipato del tapering, e dopo l’indiscrezione riportata dal Wall Street Journal secondo cui la banca inizierà a chiudere i rubinetti a metà del 2022, quindi in anticipo rispetto a quanto dichiarato in precedenza da Powell.
Proprio Powell, in un discorso con studenti e insegnanti, ha assicurato che la Banca Centrale americana “sta riponendo gli strumenti di emergenza attivati per contrastare l’impatto della pandemia, ma la variante Delta, con effetti economici la cui portata è ancora difficile da valutare, imporrà alla banca centrale americana di osservare con attenzione gli sviluppi economici”.
Powell non si è poi sbilanciato troppo sul tapering, rimandando all’appuntamento di fine mese che ogni anno la Fed tiene a Jackson Hole, in Wyoming. Ma se c’è un segnale che arriva dal suo incontro con studenti e insegnanti, è proprio quello della cautela. “Non possiamo ancora dichiarare vittoria, non abbiamo superato la crisi indotta dalla pandemia. Il settore dei servizi, il più colpito dalla pandemia, necessita ancora di sostegni per l’occupazione. “La ripresa è lungi dall’essere completa, colpa della frenata delle vaccinazioni e della variante Delta, che avrà un impatto economico con una portata che è ancora presto per valutare”.
Gli investitori intravedono una scelta di normalizzazione della politica monetaria, ma con molta più cautela rispetto alle uscite precedenti di alcuni esponenti della Fed. Appena una settimana fa, il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, aveva detto che “la Banca Centrale dovrebbe ritirare i propri acquisti di titoli in caso di una forte ripresa dell’occupazione per un mese o due, agendo molto più in fretta che in passato”. Gli ha fatto eco due giorni fa la responsabile della Fed di San Francisco, Mary Daly, secondo cui “la riduzione degli acquisti di titoli obbligazionari potrebbe scattare prima della fine dell’anno”.
Sul fronte macro, nella settimana terminata il 13 agosto l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti, ha registrato un calo del -3,9%, dopo il +2,8% della precedente settimana.
Per quanto riguarda le notizie dalla Cina, il presidente cinese Xi Jinping ha fatto capire che la recente stretta alle grandi società tech cinesi fa parte di un’agenda sociale più ampia piuttosto che una misura mirata contro singoli esempi di pratiche considerate cattive da Pechino.
I media statali cinesi hanno infatti riferito che Xi Jinping ha affermato ad una riunione del governo della necessità di “regolamentare i redditi eccessivamente alti e incoraggiare i gruppi e le imprese ad alto reddito a dare di più alla società”.
La notizia arriva il giorno dopo che Pechino ha annunciato l’intenzione di rafforzare il controllo sul settore tecnologico attraverso nuove norme volte a contrastare la concorrenza sleale e la gestione dei dati sensibili da parte delle aziende.
Fonte MarketInsight