Wall Street lotta per tutta la giornata riuscendo a limitare danni solo nella prima metà della seduta, ma scivola nella seconda terminando con tutti e quattro gli indici principali sui minimi intraday.
Il mercato risente del dato sull’andamento dell’inflazione del mese di febbraio, pubblicato il giorno precedente, nella convinzione che la crescita dei prezzi al consumo rischi un’ulteriore spinta rialzista a causa del conflitto bellico nell’est Europa, ancora in corso.
Il bilancio delle scorse cinque sedute registra un calo del 2,9% dello S&P500 ed il quinto calo consecutivo settimanale del Dow Jones.
Nella giornata di venerdì il Dow Jones è risultato il più resiliente (-0,7%), mentre S&P500 (-1,3%), Russell 2000 (-1,6%) e Nasdaq (-2,2%) hanno terminato con perdite molto più significative.
VIX in rialzo di quasi due punti percentuali a 31,7.
Seduta piatta sul mercato obbligazionario con il rendimento del decennale governativo (Tbond) che termina stabile al 1,99%.
Tra le materie prime, il petrolio, in una seduta sempre molto volatile, risale di due punti percentuali a 107 dollari al barile, interrompendo una discesa di due sedute consecutive.
Tra i metalli preziosi l’oro e l’argento provano a scendere, ma recuperano nel finale con meno di mezzo punto percentuale di discesa.
Sul mercato valutario forte recupero del dollaro che risale a 1,093 nei confronti della moneta unica, ma continua a scivolare nei confronti dello yen fino a 117,5.
Fonte MarketInsight