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E’ durata lo spazio di solo due sedute, l’ennesima mini correzione di Wall Street dal marzo 2020. Vince sempre il sistema del “buy on deep”, con gli indici che riprendono lo slancio per stabilire ancora nuovi massimi.
E’ accaduto così anche ieri con i listini trascinati da tutti i titoli tecnologici, indistintamente: Tesla (+3,8%), Amazon (+2%), Nvidia (+5,5%) con l’ennesimo record, Apple (+1%), AMD (+4%) e Google (+2%).
Il bilancio finale registra il Nasdaq in salita dell’1,55%, il Russell 2000 del due per cento, lo S&P500 dello 0,85% ed il Dow Jones dello 0,6%
VIX ancora in deciso calo di sette punti percentuali a 17,1.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti obbligazionari avanzano di un punto base al 1,27%.
Forte rimbalzo di molti metalli. L’oro guadagna solo mezzo punto percentuale, ma risale al di sopra dei 1.800 dollari l’oncia, mentre l’argento recupera oltre un punto e mezzo.
Molti più brillanti sia il rame (+2%) che il palladio ed il petrolio i quali avanzano di oltre cinque punti percentuali. In particolare, l’oro nero recupera quasi quattro dollari al barile e chiude vicino ai $66 mettendo a segno un corposo recupero dopo sette sedute consecutive di ribasso.
Sul mercato valutario il biglietto verde perde terreno, per la seconda seduta consecutiva, chiudendo a 1,174 nei confronti della moneta unica.
Fonte MarketInsight