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Partenza negativa a Wall Street con gli investitori che valutano la difficile ripresa dell’economia dopo la crisi sanitaria, mentre prosegue a pieno ritmo la stagione delle trimestrali. Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones cede lo 0,6%, lo S&P 500 lo 0,8% e il Nasdaq l’1,1%.
In rosso Bank of America (-2,3%) dopo aver registrato un crollo superiore al 50% negli utili del secondo trimestre, dopo aver accantonato 4 miliardi di dollari per far fronte a potenziali perdite su crediti legate alla pandemia di coronavirus.
Diffusi prima dell’apertura anche i conti di Morgan Stanley (+2,8%), che ha evidenziato un incremento di ricavi e utili trimestrali grazie alla forza delle attività di trading dovute alle oscillazioni dei mercati finanziari in seguito alla pandemia, e Johnson & Johnson (+0,2%), che ha registrato risultati superiori alle attese e rivisto al rialzo l’outlook 2020.
Sul fronte macro, le vendite al dettaglio in Usa a giugno sono cresciute del 7,5% su base mensile, battendo il +5% previsto dagli analisti ma rallentando rispetto al +18,2% del mese precedente (rivisto da +17,7%).
Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 1,3 milioni, leggermente superiori alle 1,25 milioni stimate dal consensus e sostanzialmente in linea alle 1,31 milioni della rilevazione precedente.
I dati cinesi diffusi in mattinata, invece, hanno evidenziato come il percorso per un recupero dell’economia resti complicato, mettendo in secondo piano l’ottimismo degli scorsi giorni riguardo ai progressi sullo sviluppo di un vaccino contro il coronavirus.
L’economia cinese, infatti, è tornata a crescere nel secondo trimestre dopo il crollo del primo, ma consumi e investimenti restano deboli a conferma della necessità di ulteriori misure a sostegno della ripresa.
Intanto sul Forex il biglietto verde recupera terreno dai minimi di giornata nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro in area 1,14 dopo il meeting della Bce e il dollaro/yen che risale a 107,1.
Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,8%) a 43,4 dollari e il Wti (-1,2%) a 40,7 dollari, dopo che l’Opec+ ha concordato di ridurre a partire dal prossimo mese i tagli record alla produzione di 9,7 milioni in vigore da maggio.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano si attesta allo 0,61% e quello del biennale allo 0,15%.
Fonte MarketInsight