
Trascinato da Amazon (+8%), che riceve un nuovo upgrade dalle solite banche di investimento, il listino tecnologico archivia velocemente la settimana precedente di sotto performance mettendo a segno l’ennesimo massimo storico.
Ben più modesto, invece, il risultato dello S&P500 (+0,8%) il quale tuttavia riesce finalmente a superare la barriera tecnica a quota 3.231 punti, massimo dell’8 giugno terminando a 3.252.
Invariato il Dow Jones mentre il Russell cede quattro decimi di punto percentuale.
Continua la discesa del VIX (-4,8%) che scende al di sotto dei 25 punti a quota 24,45.
Il rally di Amazon trascina tutte le principali big tech con la solita Tesla che mette a segno un rialzo del 10%.
In after hours IBM sale del cinque per cento, malgrado uno dei peggiori ricavi trimestrali dell’ultimo lustro che tuttavia risultano migliori rispetto alle previsioni.
Tra gli undici settori dello S&P500 solo la tecnologia ed i consumi discrezionali hanno chiuso in verde.
Giornata da ricordare per l’argento (+2,7%) che sale ampiamente sopra il muro dei 20 dollari l’oncia per la prima volta dal settembre 2016 continuando a ridurre il gap con l’oro (+0,8%), con il rapporto tra i due metalli preziosi ormai tornato ai livelli precedenti lo scoppio della pandemia.
Petrolio invariato a 40,8 dollari al barile dopo un minimo intraday (-2%), appena al di sotto dei $40.
Continua la fase di debolezza del biglietto verde che non scivola ulteriormente ma non riesce nemmeno ad accennare una timida reazione di rimbalzo chiudendo a 1,144 nei confronti della moneta unica.
Fonte MarketInsight