Wall Street registra un’ultima seduta di ottava in altalena, accelerando nel finale dopo che Trump ha rimandato l’applicazione di sanzioni nei confronti della Cina.
S&P500 e Nasdaq terminano in rialzo rispettivamente dello 0,5% e dell’1,3% mentre il Dow Jones cede lo 0,1%. Più pesante la discesa del Russell 2000 (-0,5%) e del VIX che cede quasi quattro punti percentuali a quota 27,5 punti.
Il mercato continua ad ignorare i dati macroeconomici negativi che si succedono ormai quotidianamente nelle ultime settimane tra i quali il crollo dei consumi e l’aumento del tasso di risparmio, ma dovrà ora affrontare l’ondata di proteste e saccheggi verificatesi nel weekend in scia all’uccisione di un cittadino afroamericano disarmato da parte della polizia di Minneapolis.
Il bilancio della scorsa settimana registra un guadagno del 3,7% per il Dow Jones, del 3,2 per lo S&P500 e del 1,3% per il Nasdaq.
Rendimenti obbligazionari in calo nell’ultima seduta con il Tbond che cede quattro punti base allo 0,65%.
Tra le materie prime riprende la corsa al rialzo del petrolio (+5,3%) che sale a 35,5 dollari al barile. Ancora denaro anche sui metalli preziosi con l’argento che sale del 24% nello scorso mese, il migliore dal 2011.
Sul mercato valutario non si arresta, invece, la fase di debolezza del biglietto che verde che scivola a 1,113 nei confronti della moneta unica.
Fonte MarketInsight