La buona partenza delle trimestrali delle grandi società americane, ed in particolare di quelle del settore finanziario, consente a Wall Street di uscire dalla fase di incertezza delle ultime settimane e di mettere a segno una seduta molto brillante.
In particolare, gli indici aprono positivi e continuano a rafforzarsi chiudendo sui massimi intraday.
Nello specifico, Nasdaq e S&P500 guadagnano l’1,7%, il Dow Jones l’1,6% trascinata dalla performance di Bank of America (+4,5%). Lievemente più debole il Russell 2000 che avanza dell’1,4%.
Sul listino tecnologico Apple, Microsoft AMD e Google mettono a segno un rialzo superiore ai due punti percentuali.
Ancora un netto calo per il VIX che cede il nove per cento scendendo a 16,8 punti.
Terza giornata consecutiva di calo dei rendimenti obbligazionari con il decennale governativo che perde altri tre punti base al 1,52%.
Ancora una seduta frizzante per molte materie prime. Alluminio al nuovo massimo storico, mentre il rame guadagna altri due punti percentuali ormai da diverse sedute.
Tra i metalli preziosi continua la lentissima risalita dell’oro che tenta di superare la quota psicologica dei 1.800 dollari l’oncia dalla quale viene respinto in chiusura. Molto più brillante, invece, l’argento, il quale inanella un altro due per cento di guadagno e si allontana dalla pericolosa fase ribassista post estiva.
Petrolio sempre in auge con un nuovo scatto (+1%) che lo porta al di sopra degli 81 dollari al barile.
Sul mercato valutario, seconda seduta di debolezza per il dollaro il quale scivola a 1,16 nei confronti della moneta unica, mentre prosegue il calvario della lira turca che stabilisce l’ennesimo minimo assoluto rispetto al biglietto verde a 9,20.
Fonte MarketInsight