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Partenza in negativo per tutti gli indici che accelerano la discesa, un’ora dopo la partenza, quando il Russell 2000 buca al ribasso la soglia psicologica dei duemila punti.
Successivamente, si assiste ad un bel colpo di reni di tutti e quattro i listini i quali recuperano oltre un punto percentuale, rispetto ai minimi intraday, chiudendo tutti con un lieve segno positivo ad eccezione delle small caps (-0,4%)
Il bilancio finale vede lo S&P500 in rialzo dello 0,4%, il Dow Jones dello 0,3% ed il Nasdaq dello 0,1%. VIX in calo di quasi il tre per cento a 21,55.
Sul mercato obbligazionario non rallenta la salita dei rendimenti che guadagnano altri sei punti base sulla scadenza decennale e chiudono al 2,65%.
Tra le materie prime il petrolio chiude invariato a quota 97 dollari al barile, cancellando un iniziale guadagno di oltre un punto percentuale.
Tra i metalli preziosi buon progresso dell’oro (+0,5%) ed ancora più corposo per l’argento che si apprezza di un punto percentuale.
Sul mercato valutario, il biglietto verde rafforza il recupero delle ultime sedute e sale a 1,089 nei confronti della moneta unica ed a 124 rispetto allo yen, mentre il rublo torna al di sopra dei livelli (83) dello scoppio del conflitto bellico a quota 78.
Fonte MarketInsight