
Partenza positiva a Wall Street, nonostante i timori per la frenata dei consumi durante la pandemia e le nuove tensioni tra Washington e Pechino. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna lo 0,7%, lo S&P 500 lo 0,4% e il Dow Jones lo 0,2%.
Restano in primo piano le notizie relative alla continua diffusione del coronavirus in diverse parti del mondo, in particolare negli Usa e in America Latina, con gli investitori che temono nuovi lockdown con il conseguente rischio di una prolungata recessione.
Preoccupa la situazione in Usa dove le persone infettate hanno superato quota 3 milioni con 130.000 vittime, portando a nuove misure restrittive in alcuni stati e rischiando di compromettere la ripresa dell’economia in parte già scontata dal mercato.
Secondo un sondaggio di CreditCards.Com, molti americani avrebbero in programma di ridurre le spese per consumi, mettendo un freno al principale motore della crescita del Pil a stelle e strisce.
A ciò si aggiungono le nuove tensioni tra Stati Uniti e Cina, dopo che secondo alcune indiscrezioni l’amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di intervenire sull’ancoraggio della moneta di Hong Kong al dollaro statunitense.
Intanto sul Forex il biglietto verde è in lieve ribasso nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro che si è riportato oltre quota 1,13 e il dollaro/yen sostanzialmente stabile a 107,5.
Tra le materie prime poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,2%) a 43,2 dollari e il Wti (+0,1%) a 40,7 dollari in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa, mentre l’oro è balzato oltre quota 1.800 dollari l’oncia.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano viaggia allo 0,66% e quello del biennale allo 0,16%.
Fonte MarketInsight