Partenza positiva a Wall Street in scia all’ottimismo sulle possibilità di una ripresa economica più rapida del previsto. Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna l’1,4% e lo S&P 500 l’1%, mentre il Nasdaq limita il rialzo allo 0,2%.
In particolare, lo S&P 500 si riporta oltre la soglia psicologica dei 3.000 punti, dopo averla oltrepassata in avvio di seduta ieri senza però riuscire a confermare tale livello al termine delle contrattazioni.
Sui mercati sembrano prevalere le speranze legate alla riapertura delle attività, oltre alla fiducia nei progressi sulla gestione della pandemia, con le cure che appaiono sempre più efficaci, i casi in calo e gli studi sui vaccini che proseguono.
Restano in secondo piano, invece, le crescenti tensioni tra Washington e Pechino, con l’amministrazione Trump che starebbe valutando sanzioni nei confronti di funzionari cinesi.
Nelle scorse ore la Casa Bianca ha avvertito che la proposta di legge sulla sicurezza nazionale nei confronti di Hong Kong potrebbe danneggiare lo status speciale del territorio cinese quale centro finanziario globale.
Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro si spinge verso i massimi da due mesi oltre quota 1,10, dopo che la Commissione europea ha presentato la proposta sul Recovery fund prevedendo un pacchetto di aiuti da 1.850 miliardi di euro complessivi.
In rialzo il dollaro/yen a 107,9, dopo che il governo giapponese ha annunciato ulteriori misure di stimolo per 1.100 miliardi di dollari a sostegno dell’economia.
Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-2,2%) a 35,4 dollari e il Wti (-2,2%) a 33,6 dollari, complice il potenziale deterioramento delle relazioni tra Stati Uniti e Cina.
Poco mosso, infine, il comparto obbligazionario, con il rendimento del decennale americano allo 0,7% e quello del biennale allo 0,18%.
Fonte MarketInsight