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Partenza positiva a Wall Street, all’indomani del meeting della Federal Reserve e dopa la stima preliminare del Pil Usa del secondo trimestre. Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna lo 0,6%, lo S&P 500 lo 0,4% e il Nasdaq lo 0,1%.
Il listino tecnologico è appesantito dal calo di Facebook (-2,3%), dopo la pubblicazione ieri a mercati chiusi dei risultati. La società ha riportato una trimestrale migliore delle attese, prevedendo però un rallentamento della crescita nella seconda parte dell’anno.
In rialzo di oltre il 6% in avvio, invece, Ford dopo aver registrato a sorpresa un utile nel secondo trimestre ed aver migliorato l’outlook sull’intero esercizio. Attesi in giornata i conti di Amazon.
Sul fronte macro, la prima lettura del Pil annualizzato del secondo trimetre ha evidenziato una crescita inferiore alle attese nonostante l’aumento della spesa per consumi, segnando un +6,5% rispetto ai tre mesi precedenti rispetto al +8,4% previsto dagli analisti.
Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, invece, si sono attesta a 400 mila unità, al di sopra delle 385 mila stimate dal consensus ma inferiori alle 424 mila della rilevazione precedente (rivista da 419 mila).
Ieri si è conclusa la due giorni di riunione della Fed, che ha mantenuto invariata la propria politica monetaria rassicurando che non ridurrà gli stimoli monetari nell’immediato, sebbene abbia cominciato a discutere delle modalità del tapering.
Il Fomc ha sottolineato il continuo miglioramento dell’economia, segnalando di essere pronto a parlare di un ritiro delle misure di sostegno, anche se non verranno fatti passi in tal senso prima di una ripresa più convinta del mercato del lavoro.
Nel frattempo, il senato Usa ha votato per portare avanti l’ampio pacchetto di spesa per infrastrutture, dopo che un gruppo bipartisan di senatori e la Casa Bianca hanno raggiunto un accordo su un piano da 550 miliardi di dollari.
Sul Forex il biglietto verde perde terreno nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro in rialzo a 1,188 dopo la lettura oltre le attese dell’inflazione preliminare tedesca a luglio, mentre il dollaro/yen si mantiene sotto quota 110.
Tra le materie prime ancora in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,7%) a 74,4 dollari e il Wti (+0,6%) a 72,9 dollari, dopo la riduzione delle scorte Usa evidenziato ieri dai dati settimanali Eia.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano risale di circa 4 punti base all’1,27%, mentre quello del biennale si mantiene in area 0,20%.
Fonte MarketInsight