Partenza poco mossa a Wall Street in un mercato in cui persistono le preoccupazioni legate al progressivo deteriorarsi delle relazioni tra Stati Uniti e Cina. Dopo pochi minuti di scambi, Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq cedono lo 0,1%.
Pechino ha annunciato che imporrà nuove leggi in materia di sicurezza nazionale a Hong Kong dopo i disordini degli scorsi mesi, riaccendendo le proteste dei manifestanti antigovernativi nella città.
Una mossa che rischia inoltre di alimentare ulteriormente le tensioni tra Stati Uniti e Cina, con i rapporti tra le parti già indeboliti dalle controversie commerciali e dalle critiche reciproche sulla gestione della pandemia di Covid-19.
La Casa Bianca ha avvertito che Washington è pronta a reagire “in maniera decisa”, mentre Pechino ha avvisato che salvaguarderà i propri interessi e la propria sovranità, minacciando contromisure.
Il tutto nel giorno in cui ha preso il via il meeting annuale del Partito Popolare cinese, che per la prima volta ha omesso l’indicazione sul target del Pil, confermando comunque l’impegno del governo a sostenere l’economia colpita dalla crisi.
Una decisione che, insieme alle crescenti tensioni tra le due principali economie mondiali, ha mandato in rosso le quotazioni del greggio dopo i rialzi delle scorse sedute, con il Brent (-3,2%) a 24,9 dollari e il Wti (-3%) a 32,9 dollari.
Intanto sul Forex il cambio dollaro/yen è sostanzialmente stabile in area 107,6, mentre l’euro/dollaro scivola nuovamente sotto quota 1,09. In calo la sterlina a 1,218 sul dollaro dopo il crollo delle vendite al dettaglio ad aprile in Gran Bretagna evidenziato dai dati diffusi stamani.
Poco mosso, infine, il comparto obbligazionario, con il rendimento del decennale americano allo 0,67% e quello del biennale allo 0,16%.
Fonte MarketInsight