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Partenza in rialzo a Wall Street in attesa della prima parte dell’intervento del presidente della Federal Reserve Jerome Powell davanti al Congresso Usa. Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna il 3,1%, lo S&P 500 il 2,7% e il Nasdaq il 2,2%.
Ieri la banca centrale americana ha annunciato che utilizzerà un approccio più ampio nel suo piano di acquisti di obbligazioni societarie, estendendo il suo programma per mantenere liquidi i mercati dei prestiti e consentire alle aziende di accedere velocemente al credito.
A ciò si aggiungono le indiscrezioni secondo cui l’amministrazione Trump starebbe preparando un piano di spese infrastrutturali dal valore di circa 1.000 miliardi di dollari per sostenere l’economia.
Il focus degli operatori si sposta ora sulla testimonianza semestrale di Powell a Capitol Hill in programma tra oggi e domani, che dovrebbe fornire ulteriori dettagli sulle prospettive dell’economia americana.
A risollevare il sentiment dei mercati contribuiscono inoltre le notizie provenienti dal fronte macro, con le vendite al dettaglio Usa balzate a maggio del 17,7% su base mensile rispetto al +8,4% previsto dal consensus e in deciso recupero rispetto al -14,7% di aprile.
Sotto le attese, invece, i dati sulla produzione industriale, cresciuta lo scorso mese dell’1,4% rispetto al +2,9% stimato dagli analisti e al -12,5% del mese precedente.
Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro in discesa a 1,128 e il dollaro/yen in rialzo a 107,4.
Tra le materie prime recuperano terreno le quotazioni del greggio, con il Brent (+2,9%) a 40,8 dollari e il Wti (+3%) a 38,2 dollari. Nel suo rapporto mensile, l’Agenzia internazionale dell’energia (Iea) ha rivisto al rialzo di 500.000 barili le previsioni sulla domanda di petrolio a 91,7 milioni di barili al giorno nel 2020.
Tuttavia, l’agenzia ha avvertito che, a causa della riduzione dei voli dovuta al coronavirus, il mondo non tornerà ai livelli pre-pandemia prima del 2022, dopo che le forniture sono crollate di quasi 12 milioni lo scorso mese.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano risale di circa 5 punti base allo 0,77% e quello del biennale di 1 punto base allo 0,2%.
Fonte MarketInsight