Partenza poco mossa a Wall Street, in un contesto in cui i segnali di ripresa dell’economia sono controbilanciati dalle tensioni tra Washington e Pechino. Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones cede lo 0,3% e lo S&P 500 lo 0,2%, mentre il Nasdaq resiste poco sopra la parità (+0,03%).
Washington ha annunciato che eliminerà il trattamento di favore nei confronti di Hong Kong in seguito alla legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino che limita l’autonomia dell’ex colonia britannica.
Secondo alcune indiscrezioni, la Cina avrebbe risposto chiedendo ad alcune società controllate dallo stato di sospendere gli acquisti di soia e di carne di maiale importati dagli Usa, con la possibilità di estendere l’ordine ad altri beni agricoli se Washington adotterà nuove ritorsioni.
Preoccupano inoltre gli scontri scoppiati in diverse città degli Stati Uniti in seguito alla morte di un cittadino afroamericano in un fermo della polizia di Minneapolis, con i disordini nelle strade che rischiano di provocare una nuova accelerazione dei contagi da coronavirus in un paese che ha già registrato oltre 100 mila vittime.
Sul fronte macro, invece, l’agenda di oggi prevede la lettura finale di maggio dell’Ism e dell’indice Pmi manifatturiero, mentre cresce l’attesa per i dati sul mercato del lavoro statunitense in uscita venerdì.
Segnali positivi intanto sono arrivati dalla Cina, dove l’indice Pmi manifatturiero Caixin di maggio è tornato sopra i 50 punti, soglia che separa espansione e contrazione, alimentando le speranze su una ripresa dell’economia.
Sul Forex il biglietto verde si indebolisce leggermente nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro che si mantiene sopra quota 1,11 e il dollaro/yen in lieve calo a 107,7.
Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio dopo il rally registrato a maggio con il Brent (-1,2%) a 37,4 dollari e il Wti (-2,7%), nonostante le indiscrezioni secondo cui Opec e Russia sarebbero vicine a un accordo sull’estensione dei tagli alla produzione.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano sale di circa due punti base allo 0,67% mentre quello del biennale si attesta allo 0,16%.
Fonte MarketInsight