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Prosegue in territorio positivo la seduta delle borse europee dopo la partenza cauta di Wall Street. Il Ftse Mib di Milano scambia in rialzo dello 0,4% in area 21.270 punti, sostanzialmente in linea con il Dax di Francoforte (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%).
Avvio incerto, nel frattempo, per gli indici americani Dow Jones (+0,1%), S&P 500 (-0,2%) e il Nasdaq (-0,6%), con il listino tecnologico arretrato dopo le indicazioni deludenti giunte dai conti di Snap e Twitter.
Gli operatori continuano a monitorare l’andamento delle trimestrali per valutare la tenuta degli utili in un contesto frenato dalle persistenti pressioni sui prezzi e dai timori di recessione.
L’azionario si avvia comunque a concludere la miglior settimana dell’ultimo mese, in scia alle ipotesi che il sell-off di quest’anno abbia già superato la sua fase peggiore. A sostenere il sentiment contribuisce l’idea che la Fed non acceleri l’inasprimento della politica monetaria più di quanto attualmente previsto. Il Fomc si riunirà la prossima settimana, effettuando un nuovo rialzo dei tassi di interesse per contrastare l’inflazione sui massimi da 40 anni.
Ieri anche la Bce ha alzato il costo del denaro di 50 punti base, mettendo fine all’era dei tassi negativi, e ha approvato lo strumento TPI per garantire una trasmissione uniforme della politica monetaria, tutelando i Paesi più fragili come l’Italia.
Per quanto riguarda i dati macro, gli indici Pmi servizi e composito hanno evidenziato per la prima volta quest’anno una contrazione in Germania, nell’Eurozona e negli Usa.
Sul Forex, l’euro/dollaro torna in area 1,023 mentre il cambio tra biglietto verde scivola a 137,0. Fra le materie prime, viaggiano poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,4%) a 104,3 dollari e il Wti (-0,1%) a 96,3 dollari al barile, complici i dati europei che alimentano i timori di recessione.
In forte calo i rendimenti obbligazionari, con il decennale italiano in discesa di 25 punti base al3,27% anche se lo spread Btp-Bund rimane elevato a 227 punti base, all’indomani delle dimissioni di Draghi e del meeting della Bce.
Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano in avvio soprattutto Banca Generali (+3,2%), Amplifon (+2,7%) e Inwit (+2,7%) mentre arretrano Recordati (-1,7%) e Saipem (-1,6%).
Fonte MarketInsight