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Apertura sotto la parità per le borse europee, dopo i forti rialzi degli scorsi giorni e in attesa del meeting della Banca centrale europea in programma oggi. A Milano il Ftse Mib cede lo 0,9% in area 19.470 punti.
In ribasso anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%), il Dax di Francoforte (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,7%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%).
Il focus dei mercati oggi sarà rivolto soprattutto sulla riunione della Bce, da cui gli operatori si attendono un potenziamento delle misure di sostegno all’economia con un rafforzamento da 500 miliardi del programma di acquisti di asset.
Francoforte potrebbe però decidere di rimandare la decisione a luglio, sollecitando così i leader dell’Unione europea ad accelerare su un compromesso sul Recovery fund. Intanto la Germania ha raggiunto un accordo per un pacchetto di stimolo da 130 miliardi per aiutare la ripresa dell’economia tedesca.
Sullo sfondo restano le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina, dopo che l’amministrazione Trump ha annunciato che intende impedire alle compagnie aeree cinesi di volare negli Usa in risposta al fatto che Pechino non ha approvato la ripresa dei voli verso la Cina da parte di United e Delta Airlines.
Sul fronte macro, infine, l’agenda di oggi prevede le vendite al dettaglio ad aprile nell’Eurozona, mentre nel pomeriggio in Usa usciranno le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, attese sotto i 2 milioni per la prima volta da metà marzo.
Intanto sul Forex il biglietto verde recupera leggermente terreno nei confronti delle altre valute, in attesa della diffusione domani del Job Report Usa di maggio. Il cambio euro/dollaro si mantiene in area 1,12, mentre il dollaro/yen è risalito oltre quota 109.
Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1%) a 39,4 dollari e il Wti (-1,7%) a 36,7 dollari, in attesa che il meeting dell’Opec+ confermi l’estensione dei tagli alla produzione.
Arabia Saudita e Russia hanno concordato di prolungare i tagli per un altro mese, puntualizzando però che l’accordo potrebbe saltare se i membri dell’alleanza dei Paesi produttori non saranno disposti a rispettare i target di riduzione dell’output.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 189 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,55%.
Tornando a Piazza Affari, in calo in avvio Cnh (-3%), Atlantia (-3%), Leonardo (-2,5%), Mediobanca (-2,5%) e Unicredit (-2,2%), mentre avanza Italgas (+1,8%).
Fonte MarketInsight