![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/2020/05/palazzo-mezzanotte-e1573467249683.jpg)
Le borse europee procedono con cautela dopo l’avvio prudente di Wall Street, con gli operatori intenti a metabolizzare le indicazioni delle banche centrali in un contesto sempre incerto a causa della guerra e delle sanzioni alla Russia, che sembra sempre più isolata e a rischio default.
Il Ftse Mib di Milano annulla i precedenti guadagni e si muove intorno alla parità in area 24.450 punti. In rialzo il Dax di Francoforte (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%), mentre arretrano il Cac 40 di Parigi (-0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,3%). Oltreoceano, scambiano contrastati Dow Jones (-0,6%), S&P500 (flat) e Nasdaq (+0,2%), all’indomani delle minute della Fed che hanno chiarito ulteriormente l’impegno della banca centrale americana a contrastare l’inflazione.
L’istituto ha ribadito l’apertura a rialzi dei tassi da 50 punti base ed è pronto ad avviare la riduzione degli asset in portafoglio, pari a circa 9.000 miliardi di dollari, al ritmo di 95 miliardi al mese (circa 1.000 miliardi l’anno).
Intanto le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono diminuite più del previsto a 166 mila unità, confermando la solidità del mercato del lavoro e la tesi della Fed secondo cui l’economia possa reggere un ritiro degli stimoli.
In giornata anche la Bce ha pubblicato i verbali relativi all’ultimo meeting di marzo, nel quale i governatori erano propensi a procedere sulla strada del ritiro dello stimolo monetario, ritenendo mature o quasi le condizioni per l’aumento dei tassi. Tuttavia, l’incertezza del momento ha fatto sì che si optasse per porre fine agli acquisti netti di obbligazioni nel terzo trimestre qualora i nuovi dati macro non indicassero un indebolimento delle prospettive di inflazione, senza ulteriori impegni a ridurre lo stimolo.
Sul fronte bellico, la Commissione Europea ha varato il quinto pacchetto di sanzioni contro Mosca, che include lo stop alle importazioni di carbone e la chiusura di porti e strade, ma lavora anche su provvedimenti aggiuntivi che colpiscano il petrolio russo.
Dinamica che aumenta la volatilità sul mercato delle commodities, con le quotazioni del greggio in recupero dopo il calo innescato dalla decisione dell’Agenzia Internazionale dell’Energia di rilasciare 60 milioni di barili dalle riserve di emergenza. Il Brent avanza dello 0,6% a 101,5 dollari e il Wti dello 0,7% a 96,8 dollari al barile.
Sul Forex l’euro/dollaro risale leggermente a 1,091 mentre il cambio fra biglietto verde e yen si attesta a 123,9.
Vendite sull’obbligazionario, con lo spread Btp-Bund che si amplia nuovamente a 169 punti base e il rendimento del decennale italiano al 2,37%.
Tornando a Piazza Affari, spicca Atlantia (+6,9%), mentre Edizione ha ribadito l’interesse strategico nella società infrastrutturale e ha affermato che la proposta dei fondi GIP e Brookfield non presenta elementi di interesse.
In rialzo anche Hera (+3,3%) e Telecom Italia (+3%) nel giorno del Cda sul dossier KKR e l’offerta di CVC per la minoranza del business enterprise. Arretrano Pirelli (-2,5%), Generali (-2,4%) e Prysmian (-2,3%).
Fonte MarketInsight