Mattinata positiva per le borse del Vecchio Continente, dopo le vendite di ieri innescate dai timori legati alla variante del Covid nel Regno Unito.
A Piazza Affari il Ftse Mib viaggia in rialzo dello 0,8% in area 21.580 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+0,9%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%) e il Cac 40 di Parigi (+0,8%) mentre il Ftse 100 di Londra è sostanzialmente invariato.
Oscillano intorno alla parità i futures sugli indici americani Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, preannunciando un avvio poco mosso a Wall Street dopo la chiusura contrastata di ieri. Intanto, il Congresso americano ha approvato ieri il testo legislativo del piano di aiuti da 900 miliardi di dollari, che oggi verrà ratificato dal presidente Donald Trump.
Il nuovo ceppo di coronavirus scoperto in Gran Bretagna ha innescato ieri il maggior calo in circa due mesi per le borse europee e ha portato ad un isolamento ancora più marcato del Paese, già alle prese con la Brexit. In questo scenario, Boris Johnson ha presentato una nuova proposta per garantire un accordo commerciale in extremis con l’UE.
Intanto, il Ceo di BionTech ha dichiarato che il vaccino attuale funzionerà probabilmente anche con la nuova variante, altrimenti verrà fornito un nuovo prodotto nel giro di sei settimane.
Dall’agenda macro è atteso nel pomeriggio il dato finale sul Pil degli Stati Uniti del terzo trimestre. In Europa è stato pubblicato l’Eurozone economic outlook di Ifo, Istat e Kof, che stima una contrazione dell’attività nel quarto trimestre con il Pil in calo del 2,7%. La variazione prevista per l’intero 2020 è pari a -7,3%, mentre è atteso un recupero nel primo (+0,7%) e nel secondo trimestre (+3%) del 2021.
Sul Forex, l’euro/dollaro scambia poco mosso in area 1,223, così come il cambio tra biglietto verde e yen a 103,4.
Tra le materie prime proseguono in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1,1%) a 50,4 dollari e il Wti (-1,3%) a 474 dollari, ancora sotto stress a seguito delle nuove restrizioni e in attesa dei dati Api sulle scorte settimanali negli Stati Uniti.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 116 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,58%.
Tornando a Piazza Affari, fra le big cap gli acquisti premiano soprattutto Exor (+3,7%), Azimut (+2,3%), Banco Bpm (+2,1%) e Fca (+2%) dopo il via libera della Commissione Ue alla fusione con Peugeot, mentre scivola in coda Atlantia (-1%).
Fonte MarketInsight