Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta sopra la parità, con gli operatori che monitorano l’evoluzione della situazione in Ucraina e le sanzioni dell’Occidente ai danni della Russia.
Chiusura in calo ieri a Wall Street, alla riapertura dopo la pausa di lunedì per la festività del Presidents Day. Il Dow Jones ha lasciato sul terreno l’1,4%, il Nasdaq l’1,2% e lo S&P 500 l’1%.
Tra i mercati asiatici, stamane, Shanghai guadagna lo 0,9% e Hong Kong lo 0,6%. Chiusa Tokyo p festività.
L’Unione Europea e la Gran Bretagna hanno annunciato, al pari degli Usa, l’intenzione di prendere di mira le banche e l’élite russa, mentre la Germania ha annunciato che negherà la licenza al gasdotto russo Nord Stream 2.
Una mossa che ha provocato un’impennata dei prezzi del gas, in un generale rialzo dei prezzi delle materie prime sui timori che le crescenti tensioni geopolitiche possano limitare le forniture di commodities.
La crisi in Ucraina e il potenziale aumento dei prezzi dell’energia si aggiungono alle preoccupazioni del mercato per la prospettiva di una riduzione degli stimoli monetari, con la Federal Reserve che si prepara a iniziare ad aumentare i tassi di interesse a marzo.
Una questione fondamentale sarà capire se il balzo dei costi delle commodity spingerà l’istituto di Washington a un rialzo iniziale più aggressivo del costo del denaro.
Sul fronte macro, l’indice Gfk sulla fiducia dei consumatori in Germania per marzo si è attestato a -8,1, al di sotto dei -6,3 attesi dal consensus e in discesa dai -6,7 della rilevazione precedente. L’agenda di oggi prevede, inoltre, la lettura finale di gennaio dell’inflazione dell’Eurozona.
Per quanto riguarda l’azionario, da seguire Stellantis, dopo la diffusione dei risultati 2021 stamane prima dell’apertura, e Cnh, dopo la presentazione ieri del nuovo piano strategico al 2024.
In calendario oggi anche i Consigli di amministrazione per l’approvazione dei conti di A2A, Pirelli e Saipem (il comunicato verrà diffuso domani mattina).
Fonte MarketInsight