Prevista una partenza in ribasso per le borse europee, con gli operatori intenti a valutare l’impennata dei rendimenti obbligazionari tra le preoccupazioni legate all’inflazione e all’outlook dell’economia in attesa del meeting della Bce di giovedì.
Chiusura sopra la parità ieri a Wall Street, con i principali indici americani che hanno però cancellato gran parte dei guadagni inziali. Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,4% e lo S&P 500 lo 0,3%, mentre il Dow Jones ha terminato invariato.
Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in lieve progresso dello 0,1% con lo yen scivolato sui minimi da vent’anni, mentre Hong Kong cede lo 0,5% e Shanghai avanza dello 0,2%.
Sui mercati permane un contesto di elevata volatilità e l’azionario sta faticando a mettere a segno un rimbalzo sostenibile, tra le preoccupazioni che l’aumento del costo del denaro penalizzerà la crescita economica e gli utili societari.
Il Job Report Usa di aprile diffuso venerdì ha convalidato il percorso di strette monetarie aggressive da parte della Federal Reserve, mentre l’incremento dei rendimenti dei bond sta diventando un ulteriore fattore che penalizza il sentiment.
Il focus degli operatori si sposta ora sul report sui prezzi al consumo negli Stati Uniti in uscita questa settimana, che potrebbe fornire nuove indicazioni sulla possibilità che l’inflazione abbia raggiunto il suo picco.
In Europa, invece, l’attenzione sarà sulla riunione della Bce in programma giovedì, che dovrebbe annunciare la fine del piano di acquisti bond mensili per poi prepararsi a un primo intervento sui tassi a luglio.
Intanto, secondo fonti di stampa l’Eurotower starebbe valutando un nuovo piano di acquisto di obbligazioni per salvaguardare il debito sovrano di alcuni Stati europei, nella consapevolezza che un rialzo dei tassi peserà in particolare sui Paesi più indebitati.
Fonte MarketInsight