Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta in territorio positivo, dopo il fondo di aiuti da 750 miliardi proposto ieri da Bruxelles per la ripresa dell’economia colpita dall’emergenza Covid-19
Chiusura in rialzo ieri a Wall Street, con i principali indici americani che hanno terminato sui massimi intraday al termine di una seduta caratterizzata da oscillazioni abbastanza significative. Lo S&P 500 ha guadagnato l’1,5% tornando sopra quota 3.000 punti per la prima volta da circa 12 settimane.
Bene anche il Dow Jones (+2,2%) e il Nasdaq (+0,8%), con quest’ultimo che però sottoperforma soffrendo la rotazione settoriale dai settori tecnologici che hanno beneficiato del lockdown a favore delle società che dovrebbero invece ritrovare ordini e fatturato con la riapertura totale dell’economia.
Tra i mercati asiatici stamane Tokyo balza di oltre due punti percentuali, mentre Shanghai avanza dello 0,1% e Hong Kong cede lo 0,2% appesantite dalle crescenti tensioni legate alla ex colonia britannica.
Il Segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha dichiarato che la Cina ha minato l’autonomia di Hong Kong in modo fondamentale e ora il territorio non garantisce più un trattamento speciale a chi vi abita e lavora, mettendo a rischio lo status di città speciale e di centro finanziario globale.
In risposta alle leggi speciali sulla sicurezza nazionale a Hong Kong volute da Pechino l’amministrazione Trump ha minacciato possibili sanzioni, in una mossa che potrebbe provocare contromisure da parte del paese asiatico indebolendo ulteriormente i legami tra le parti.
Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede i prezzi alla produzione ad aprile in Italia, la fiducia dei consumatori nell’Eurozona e la lettura preliminare dell’inflazione in Germania a maggio.
Nel pomeriggio in Usa, invece, l’attenzione sarà rivolta soprattutto sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, previste ancora oltre 2 milioni, e sulla seconda stima del Pil americano del primo trimestre 2020.
Fonte MarketInsight