Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta in territorio positivo, dopo che il presidente americano Donald Trump ha rimandato l’applicazione di sanzioni nei confronti della Cina.
Chiusura in rimonta venerdì a Wall Street, con i principali indici americani che hanno accelerato nel finale mentre gli Stati Uniti fanno i conti con i tumulti scoppiati in seguito all’uccisione di George Floyd da pare della polizia di Minneapolis.
Il Nasdaq ha guadagnato l’1,3% e lo S&P 500 lo 0,5%, mentre il Dow Jones ha ceduto lo 0,1%. Il bilancio dell’ottava ha visto il Dow Jones salire del 3,7%, lo S&P 500 del 3,2% e il Nasdaq del 2,2%.
Ben intonati stamane i mercati asiatici, con Tokyo che ha segnato un progresso dello 0,8% tornando sopra quota 22.000 punti per la prima volta da fine febbraio. Shanghai avanza di circa il 2% e Hong Kong di oltre il 3%.
Continuano a tenere banco le frizioni tra Stati Uniti e Cina, dopo l’escalation delle tensioni in seguito alla legge cinese sulla sicurezza nazionale imposta ad Hong Kong che limita l’autonomia dell’ex colonia britannica.
Nella sua conferenza stampa di venerdì, però, Trump non ha specificato nessuna misura che andrà a colpire direttamente Pechino, non ritirando inoltre l’accordo di Fase 1 sui dazi raggiunto negli scorsi mesi.
Sul fronte macro, l’indice Pmi manifatturiero Caixin China è salito a 50,7 a maggio da 49,4 di aprile, battendo il consenso del mercato a 49,6 e tornando sopra la soglia di 50 che separa espansione da recessione.
L’agenda di oggi prevede inoltre la lettura finale del Pmi manifatturiero di maggio di Italia, Francia, Germania, Eurozona, Gran Bretagna e Stati Uniti, oltre all’Ism manifatturiero Usa.
Fonte MarketInsight