Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta sotto la parità, all’indomani della riunione della Bce e con l’attenzione degli operatori che resta divisa tra le indicazioni provenienti dai risultati societari e i timori legati all’inflazione.
Chiusura in rialzo ieri a Wall Street, nonostante il rallentamento superiore alle attese del Pil Usa del terzo trimestre. Il Nasdaq ha guadagnato l’1,4% segnando un nuovo massimo storico e trascinando a un nuovo record anche lo S&P 500 (+1%). Progresso dello 0,7% del Dow Jones.
A mercati chiusi hanno diffuso le rispettive trimestrali Apple e Amazon, deludendo le attese degli analisti e perdendo terreno in after hours, con una perdita di capitalizzazione combinata di oltre 200 miliardi di dollari prevista oggi in apertura a New York.
Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in positivo dello 0,2%, mentre Shanghai avanza dello 0,7% e Hong Kong cede lo 0,8%.
La solida stagione delle trimestrali sta contribuendo a sostenere l’azionario globale, anche se i rischi legati all’inflazione stanno rafforzando le attese di rialzi dei tassi di interesse e offuscando l’outlook dell’economia.
Le aspettative di un aumento del costo del denaro stanno mettendo sotto pressioni i mercati obbligazionari, con il riferimento all’inflazione elevata ‘più a lungo del previsto’ ieri da parte del presidente della Bce, Christine Lagarde, che ha provocato una fiammata sullo spread, poi rientrata.
Il meeting di ieri dell’Eurotower non ha riservato particolari sorprese, con la conferma dei tassi di interesse sui livelli attuali e il ritmo degli acquisti moderatamente inferiore rispetto al secondo e terzo trimestre dell’anno, anche se Lagarde ha spiegato che non si tratta di un tapering ma di calibrazione.
In Cina il focus resta sulla crisi del debito del colosso immobiliare Evergrande, che secondo fonti di stampa avrebbe pagato oggi la cedola scaduta un mese fa per evitare il default nelle prossime ore.
Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede la lettura preliminare del Pil del terzo trimestre di Italia, Germania ed Eurozona, oltre alla stima dell’inflazione a ottobre di Italia ed Eurozona.
Fonte MarketInsight