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Modesti guadagni per le borse europee, con il Ftse Mib in progresso dello 0,3% in area 23.160 punti. Positivi anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%), poco mosso il Dax di Francoforte (-0,1%). A Wall Street scambiano in frazionale ribasso Dow Jones (-0,1%), S&P 500 (-0,3%) e Nasdaq (-0,3%) dopo pochi minuti di scambi.
Dall’agenda macro sono giunti i dati americani relativi alle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (in calo oltre le aspettative a 730 mila unità) e al Pil del quarto trimestre, rivisto a +4,1% (seconda lettura) dal 4,0% della prima stima. Meglio delle attese anche gli ordini di beni durevoli (+3,4%) a gennaio.
Nel frattempo, torna in primo piano il sell-off sui bond con il rendimento del Treasury a 10 anni sui massimi da un anno in area 1,45%. Lo spread Btp-Bund si amplia a 103 punti base, con il rendimento del decennale italiano in rialzo di 10 bp allo 0,79%. Anche la Bce, secondo quanto dichiarato dal membro del consiglio direttivo Isabel Schnabel, sta monitorando la situazione in quanto un aumento dei tassi reali potrebbe avere un impatto negativo sulla ripresa.
Nel complesso, la prospettiva di nuovi stimoli fiscali, i progressi sui vaccini e le rassicurazioni della Fed sul mantenimento di una politica monetaria accomodante hanno alimentato le aspettative per un recupero dell’economia più rapido delle attese, spingendo gli acquisti sui comparti più colpiti dalla pandemia e penalizzando titoli come i tecnologici. Intanto, in una lettera aperta ai paesi del G20, il segretario del Tesoro Usa Janet Yellen ha invitato ad aumentare lo sforzo globale per le vaccinazioni e ad adottare misure fiscali significative.
Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,223 e il cambio tra biglietto verde e yen si apprezza a 106,1. Tra le materie prime viaggiano in lieve ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,5%) a 65,8 dollari e il Wti (-0,5%) a 62,9 dollari.
Tornando a Piazza Affari, il focus resta sui petroliferi, con Tenaris (+15,1%) spinta dai risultati trimestrali superiori alle attese, mentre Saipem (-8,9%) arretra dopo i conti. In rialzo anche Intesa (+2,2%) mentre scattano i realizzi su Telecom Italia (-2,6%) dopo gli acquisti di ieri.
Fonte MarketInsight