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Dopo una partenza incerta Milano accelera insieme alle altre borse europee, con il Ftse Mib in rialzo dell’1,3% in area 21.200 punti. Ben intonati anche il Ftse 100 di Londra (+1,3%), il Cac 40 di Parigi (+1,3%), il Dax di Francoforte (+1,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%) in linea con l’andamento positivo dei futures sugli indici americani Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq che guadagnano all’incirca l’1%.
L’attenzione è già proiettata all’appuntamento di giovedì con la Bce, che alzerà i tassi di interesse, per la prima volta dal 2011, di 25 punti base e potrebbe fornire maggiori indicazioni sul meccanismo anti-spread.
In Europa tiene banco anche la crisi energetica, in attesa di capire se la Russia riaprirà i flussi attraverso il gasdotto Nord Stream 1 il prossimo 21 luglio, dopo lo stop di 10 giorni per manutenzione.
Negli Usa, focus sulla stagione di trimestrali che entra nel vivo con i conti di Bank of America, Goldman Sachs e Ibm. A livello di politica monetaria, gli operatori sono tornati a prevedere un ritocco al costo del denaro di 75 punti a luglio, dopo aver valutato un’eventuale stretta da 100 punti base.
Le aspettative di inflazione a lungo termine sembrano essersi momentaneamente attenuate, riducendo parzialmente i timori per l’impatto delle pressioni sui prezzi. Tuttavia, alcuni tratti della curva dei Treasury restano invertiti, segnalando le persistenti preoccupazioni per una possibile recessione a causa del ciclo restrittivo della Fed.
Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati italiani sulla bilancia commerciale, che a maggio evidenzia esportazioni in aumento del 4,8% e importazioni in crescita dello 0,3%, con prezzi all’import invariati su aprile e un deficit di 12 milioni.
Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,016 e il cambio tra biglietto verde e yen scivola a 138,2. Tra le materie prime, restano in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+2%) a 103,2 dollari e il Wti (+2,1%) a 96,4 dollari, dopo che la visita del presidente americano Biden in Arabia Saudita si è conclusa senza un forte impegno di Riyad ad aumentare la produzione.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a oltre 215 punti base con il rendimento del decennale italiano in ascesa al 3,38%, aspettando l’intervento di mercoledì del premier Draghi alle Camere.
Tornando a Piazza Affari, tra le aziende più capitalizzate gli acquisti premiano soprattutto Tenaris (+3,8%) e i bancari Intesa Sanpaolo (+3,7%), Bper (+3,5%) e Banco Bpm (+3,4%). In ribasso invece Enel (-2,1%) e Saipem (-4,9%).
Fonte MarketInsight