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Mattinata debole per le borse del Vecchio Continente, mentre i futures di Wall Street oscillano intorno alla parità.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,5% in area 19.900 punti, in linea con il Dax di Francoforte (-0,7%) e il Ftse 100 di Londra (-0,5%), più arretrati il Cac 40 di Parigi (-1,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,7%).
I derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq hanno annullato un precedente rialzo e scambiano poco mossi dopo la chiusura in calo di ieri.
Oltre a fisiologici realizzi dopo i recenti rialzi, i mercati continuano a scontare le preoccupazioni legate all’aumento di casi di coronavirus in diversi Paesi, in particolare negli Stati Uniti e in America Latina, temendo nuovi lockdown con il rischio di una prolungata recessione.
Negli Usa le persone infettate sono salite oltre i 3 milioni con 130.000 vittime, portando a nuove misure restrittive in alcuni Stati e rischiando di compromettere la ripresa dell’economia in misura maggiore a quanto già scontato dal mercato.
In Europa, invece, proseguono le trattative in vista del consiglio del 17 e 18 luglio chiamato a trovare un’intesa definitiva sul ‘Recovery Fund’. Ieri intanto la Commissione Ue ha peggiorato le previsioni sul Pil della zona euro, avvisando che quest’anno la recessione sarà più marcata e nel 2021 la ripresa sarà più lenta di quanto previsto in precedenza.
Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso in area 1,127 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si attesta a 107,6.
Tra le materie prime viaggiano in frazionale ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,1%) a 43 dollari e il Wti (-0,2%) a 40,5 dollari, in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia leggermente a 165 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,2%.
Tornando a Piazza Affari, arretrano soprattutto Banca Generali (-2,7%), Cnh (-2%) e Moncler (-1,9%), mentre avanzano Snam (+1%) e Diasorin (+0,8%).
Fonte MarketInsight