
Milano si mantiene in vetta alle borse europee con il Ftse Mib in progresso dell’1,7% in area 23.480 punti, trainato ancora dal comparto finanziario. Rialzi più contenuti per il Ftse 100 di Londra (+1%), il Cac 40 di Parigi (+0,8%), il Dax di Francoforte (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%).
Oltreoceano, avvio positivo per Dow Jones (+0,6%), lo S&P500 (+0,5%) e il Nasdaq (+0,6%), in scia ai segnali di rallentamento dei contagi da Covid 19 e alle speranze di nuove misure a sostegno dell’economia.
In particolare, i non farm payroll sotto le attese diffusi venerdì negli Usa suggeriscono l’esigenza di nuove misure in tempi brevi. Secondo quanto dichiarato ieri dal Segretario al Tesoro statunitense, Janet Yellen, il piano da 1.900 miliardi di dollari di Joe Biden potrebbe portare ad un ripristino della piena occupazione entro il prossimo anno.
In Europa gli operatori guardano anche ad alcune operazioni societarie, come l’opa ostile di Veolia su Suez nel settore utility e l’offerta di Renesas per Dialog nel comparto dei microchip, mentre in Italia il focus resta concentrato su Mario Draghi, che prosegue le consultazioni per la formazione del nuovo esecutivo.
Lo spread Btp-Bund si contrae a 95 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,52%.
Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,206 dopo i dati di dicembre sulla produzione industriale tedesca peggiori delle attese, mentre il cambio tra biglietto verde e yen rimane stabile a 105,3.
Tra le materie prime, prosegue il rialzo delle quotazioni del greggio tornate sui livelli pre-pandemia, con il Brent (+0,7%) in area 60 dollari e il Wti (+1,1%) a 57,5 dollari.
Tornando a Piazza Affari, restano ben intonati i titoli del comparto finanziario, sostenuti dalla prospettiva del governo Draghi. Sul Ftse Mib spiccano Bper (+7,2%), Banco Bpm (+6,2%) e Unipol Gruppo (+5,8%), mentre viaggiano in controtendenza Inwit (-0,7%), Campari (-0,5%) e Diasorin (-0,4%).
Fonte MarketInsight