Si aggravano le perdite delle borse europee dopo la partenza negativa di Wall Street. Ad appesantire l’azionario, alcune dichiarazioni di Donald Trump contro la Cina oltre agli ormai consueti timori per una nuova ondata di contagi da coronavirus.
A Milano il Ftse Mib arretra del 3,5% in area 16.570 punti, in rosso come il Ftse 100 di Londra (-4%), il Dax di Francoforte (-3,5%), il Cac 40 di Parigi (-3,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-3,1%).
Oltreoceano perdono terreno anche Dow Jones (-1,7%), S&P500 (-1,8%) e Nasdaq (-1,7%) dopo le parole del presidente americano che ha affermato di non voler dialogare con l’omologo cinese Xi Jinping per il momento e di monitorare le società cinesi quotate a New York che non rispettano le regole contabili. Inoltre, ha aggiunto che il tasso di disoccupazione statunitense non scenderà sotto il 10% prima di settembre.
Il tutto, all’indomani dei commenti di Jerome Powell, presidente della Fed, sull’outlook economico definito molto incerto e soggetto a significativi rischi al ribasso.
Sul fronte macro, inoltre, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 2,98 milioni, superiori alle 2,5 milioni previste dagli analisti, portando il totale delle ultime 8 settimane oltre 36 milioni. Domani invece verranno diffusi i dati cinesi di aprile su produzione industriale e vendite al dettaglio.
Per quanto riguarda il Vecchio Continente, in mattinata è stato diffuso il bollettino economico della Bce, in cui si legge che il Consiglio direttivo è pronto ad incrementare l’entità del Pepp, il programma di acquisti di titoli pandemici, adeguandone la composizione, nella misura necessaria e finché le circostanze lo richiederanno.
Sul Forex l’euro/dollaro scivola a 1,079 mentre il cambio fra biglietto verde e yen si indebolisce leggermente a 106,9.
Tra le materie prime si muovono al rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+2,6%) a 30 dollari e il Wti (+2,4%) a 25,9 dollari, in scia ai segnali di miglioramento del mercato evidenziati dall’International Energy Agency.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale oltre 235 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,81%.
Tornando a Piazza Affari, le vendite investono la quasi totalità delle big cap eccetto Diasorin (+3,5%) e Pirelli (+0,7%), mentre sprofondano Cnh (-8%) e Leonardo (-6,7%).
Fonte MarketInsight