Dopo una partenza positiva le borse europee hanno invertito la rotta mentre i futures di Wall Street viaggiano in leggero ribasso.
A Milano il Ftse Mib arretra dell’1,2% in area 17.190 punti, sotto la parità come il Ftse 100 di Londra (-0,5%), il Dax di Francoforte (-0,6%), il Cac 40 di Parigi (-0,8%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,7%).
Lievi variazioni negative per i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, dopo la seduta tonica di ieri in scia ai progressi nei test sperimentali su un possibile vaccino di Moderna contro il Covid-19.
Oltre a fisiologiche prese di beneficio, la performance odierna di Piazza Affari potrebbe risentire anche della rimozione, a partire da oggi, del divieto temporaneo all’assunzione di nuove posizioni nette corte e all’incremento delle posizioni nette corte esistenti. La decisione è stata assunta da Consob nel tentativo di normalizzare le condizioni di mercato, in linea con analoghi provvedimenti delle autorità di Austria, Belgio, Francia, Grecia e Spagna.
La giornata dei listini europei era iniziata in rialzo anche grazie alla proposta congiunta di Germania e Francia per un recovery Fund con aiuti a fondo perduto per 500 miliardi, da destinare alla ripresa dell’Unione europea nell’ambito del prossimo bilancio pluriennale.
La proposta verrà discussa oggi dall’Ecofin, che farà il punto sulle iniziative destinate a combattere la crisi, tra cui lo stanziamento di fondi (circa 200 miliardi) dalla Bei per aiutare le piccole e medie imprese.
Negli Usa, invece, è in programma un nuovo intervento al Senato di Jerome Powell, sullo stato dell’economia. Dal presidente della Federal Reserve ci si attende la richiesta di ulteriori stimoli fiscali dopo l’impegno dell’istituto a sfruttare ogni mezzo necessario per sostenere la ripresa.
Sul fronte dei rapporti tra Stati Uniti e Cina, il Nasdaq starebbe per rivelare nuove regole sulle Ipo che includerebbero nuovi requisiti contabili, al fine di ostacolare la quotazione di alcune società cinesi e controllare maggiormente i flussi di capitali verso Pechino.
Dall’agenda macroeconomica è giunto il dato di maggio sull’indice Zew sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi, balzato a 51 punti dai 28,2 di aprile, a fronte di 30 punti stimati. Il sottoindice relativo alla situazione corrente si è invece attestato a -93,5 punti dai -91,5 punti del mese precedente (consensus 86,6). L’indice Zew dell’Eurozona è cresciuto a 46 punti, dai 25,2 di aprile.
Sul Forex l’euro/dollaro è in rialzo a 1,095 mentre il cambio fra biglietto verde e yen si apprezza lievemente a 107,5. Si rafforza la sterlina a 1,225 dollari dopo che il Regno Unito ha annunciato un piano di tagli alle tariffe da 30 miliardi di sterline dopo la Brexit.
Tra le materie prime viaggiano poco mosse le quotazioni del greggio dopo il rally di ieri con il Brent (+0,1%) a 34,8 dollari e il Wti (+0,4%) a 31,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale dai minimi della mattinata ma resta in diminuzione rispetto a ieri, a 209 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,61%, nella seconda giornata di offerta retail del nuovo Btp Italia.
Tornando a Piazza Affari, arretra Tim (-6,1%) dopo aver pubblicato ieri a mercati chiusi i risultati trimestrali. In calo anche Recordati (-5,4%) e Amplifon (-5,7%), mentre gli acquisti premiano soprattutto Ferragamo (+3%).
Fonte MarketInsight