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Chiusura in rialzo per gli eurolistini e andamento positivo per Wall Street, in scia ai progressi nella ricerca ad un vaccino contro il coronavirus.
A Piazza Affari il Ftse Mib archivia le contrattazioni in progresso del 2% a 20.281 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+1,8%), il Ftse 100 di Londra (+1,8%), l’Ibex 35 (+1,8%) e il Cac 40 di Parigi (+2,0%).
Oltreoceano avanzano Dow Jones (+0,9%), S&P500 (+0,8%) e Nasdaq (+0,3%), mentre prosegue la stagione delle trimestrali che ha visto la diffusione dei conti da parte di Goldman Sachs (+0,9%), con una crescita dell’eps superiore alle attese.
Il sentiment dei mercati beneficia delle indicazioni positive provenienti dal vaccino sperimentale di Moderna, che ha generato la produzione di anticorpi in tutti i pazienti testati, oltre a quello di Astrazeneca sviluppato in collaborazione con l’Università di Oxford.
Passano momentaneamente in secondo piano le preoccupazioni per la diffusione della pandemia e le tensioni fra Usa e Cina. L’amministrazione Trump ha emesso un’ordinanza per porre fine allo status speciale di Hong Kong con gli Stati Uniti e firmato una legge per sanzionare i funzionari cinesi responsabili delle repressioni dei dissidenti politici nell’ex colonia britannica.
In Europa, invece, proseguono le discussioni sul Recovery fund in vista del vertice Ue dei prossimi giorni, con il premier olandese Mark Rutte che si è detto pessimista sulla possibilità di raggiungere un accordo questa settimana. Attesa anche per la riunione della Bce di domani e per le parole del presidente Christine Lagarde. Dall’agenda macro sono giunti i dati sopra le attese sulla produzione industriale degli Usa (+5,4%).
Sul Forex perde terreno il dollaro, consentendo al cambio con l’euro di risalire a 1,142, mentre il rapporto tra biglietto verde e yen scivola a 106,9. Intanto la Bank of Japan ha ribadito i rischi al ribasso per l’economia in seguito alla crisi sanitaria ed è pronta a varare nuovi stimoli se necessario.
Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1%) a 43,3 dollari e il Wti (+1%) a 40,7 dollari, in scia al calo delle scorte statunitensi emerso dai dati settimanali dell’Energy Information Administration.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene in area 164 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,2%.
Tornando a Piazza Affari, corre Atlantia (+26,65%) dopo l’intesa raggiunta nel Consiglio dei ministri su Autostrade per l’Italia, che prevede l’ingresso di Cdp con una quota del 51% del capitale, lo scorporo della stessa Aspi e la successiva quotazione. In rialzo Leonardo (+6,4%), Buzzi (+5,4%) e Azimut (+4,35%).
Fonte MarketInsight