Seduta tonica per i principali listini europei, che chiudono con cospicui guadagni seppur al di sotto dei massimi di giornata. A Piazza Affari il Ftse Mib archivia gli scambi in rialzo del 3,5% a 19.625 punti, seguito dal Dax di Francoforte (+3,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+3,2%), il Ftse 100 di Londra (+2,9%) e il Cac 40 di Parigi (+2,8%).
A Wall Street avanzano Dow Jones (+1,7%), S&P500 (+1,7%) e Nasdaq (+1,5%), in lieve rallentamento rispetto all’apertura dopo l’intervento di Jerome Powell in Senato e in scia al peggioramento dei dati sulla pandemia in Florida, Texas e in Cina.
Il presidente della Fed ha sottolineato come l’economia americana rischi di subire dei danni di lungo termine a causa dell’alto livello di disoccupazione e dei fallimenti di molte piccole imprese, nonostante i recenti segnali di stabilizzazione.
Inoltre, Powell ha dichiarato che il divario economico tra la popolazione rischia di peggiorare e ha fatto capire che serviranno ulteriori aiuti da parte del Congresso.
I mercati hanno mantenuto comunque una buona intonazione, alimentata dalla prospettiva di nuovi stimoli economici in arrivo. Ieri la banca centrale statunitense ha annunciato che includerà nel proprio programma di acquisti di titoli anche i corporate bond di singole aziende, e non più solo Etf, fino a 750 miliardi di dollari.
A ciò si aggiungono le indiscrezioni secondo cui l’amministrazione Trump starebbe preparando un piano di spese infrastrutturali dal valore di circa 1.000 miliardi di dollari per sostenere l’economia.
Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, l’indice Zew di giugno si è attestato a 63,4 punti, segnalando un miglioramento della fiducia degli investitori istituzionali tedeschi rispetto a maggio (51,0 punti). In chiaroscuro, invece, i dati americani di maggio su vendite al dettaglio (+17,7%, consensus +8,4%) e produzione industriale (+1,4%, attese +2,9%).
Sul Forex l’euro/dollaro scivola a 1,126 mentre il cambio fra biglietto verde e yen è stabile a 107,3 dopo che la Bank of Japan ha potenziato il proprio piano di prestiti per supportare le imprese.
Tra le materie prime si affievoliscono i rialzi delle quotazioni del greggio, con il Brent (+0,8%) a 40 dollari e il Wti (+0,2%) a 37,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce di 9 bp in area 181 punti base, con il rendimento del decennale italiano in area 1,39%.
Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib spicca Buzzi Unicem (+9%), sostenuta dai rumors sul piano per le infrastrutture dell’amministrazione statunitense. In spolvero anche Telecom Italia (+7,8%), con gli investitori che scommettono sulla creazione della rete unica con Open Fiber dopo l’offerta del fondo Macquarie a Enel. In luce le banche con acquisti su Banco Bpm (+7,3%), Unicredit (+6,6%) e Bper (+6,6%).
Fonte MarketInsight