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Le borse europee mantengono i cospicui guadagni della mattinata mentre Wall Street ha aperto in marginale rialzo, parzialmente frenata dalle tensioni interne e dalle frizioni commerciali con la Cina.
A Milano il Ftse Mib guadagna l’1,7% portandosi a 18.840 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+3,2% dopo la chiusura di ieri per festività), l’Ibex 35 di Madrid (+2%), il Cac 40 di Parigi (+1,6%) e il Ftse 100 di Londra (+0,7%). Più cauti oltreoceano Dow Jones (+0,2%), S&P500 (flat) e Nasdaq (-0,1%).
Negli Usa non si placano le proteste innescate dall’uccisione del cittadino afroamericano George Floyd da parte della polizia di Minneapolis. Ad appesantire il clima ha contribuito l’annuncio di un possibile intervento militare da parte del presidente Donald Trump, che ha minacciato di utilizzare l’esercito per ristabilire l’ordine
A ciò si aggiungono le crescenti tensioni con la Cina, alimentate dalla questione Hong Kong dopo l’approvazione di una nuova legge sulla sicurezza nazionale che limita l’autonomia dell’ex colonia britannica. Secondo Bloomberg, il governo cinese avrebbe ordinato di sospendere gli acquisti di prodotti agroalimentari importati dagli Stati Uniti, una mossa che rischia di compromettere l’accordo commerciale faticosamente raggiunto nei mesi scorsi tra le due superpotenze.
Al momento, tuttavia, sembra prevalere l’ottimismo per una ripresa dell’economia più rapida del previsto in seguito all’allentamento dei lockdown e grazie agli stimoli messi in campo dalle autorità politiche e monetarie.
In Europa cresce l’attesa per la riunione di giovedì della Bce, che dovrebbe incrementare di altri 500 miliardi il programma di acquisti di titoli. In Germania, focus sul secondo piano di stimoli finalizzato a sostenere la ripresa economica.
Sul Forex l’euro/dollaro guadagna terreno a quota 1,117 mentre il cambio fra biglietto verde e yen risale a 108,5.
Tra le materie prime restano ben intonate le quotazioni del greggio con il Brent (+1,9%) a 39,0 dollari e il Wti (+1,5%) a 36,0 dollari, sostenute dalle indiscrezioni secondo cui Opec e Russia sarebbero vicine a un accordo per estendere i tagli alla produzione.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 192 punti base, con il rendimento del decennale italiano in area 1,49%.
Tornando a Piazza Affari, avanza Eni (+4,4%) spinta dal rialzo del petrolio e dai rumors sul riassetto organizzativo. Bene anche Buzzi (+3,8%) e Leonardo (+3,4%) mentre arretra Diasorin (-2,2%).
Fonte MarketInsight