Le borse europee si muovono sopra la parità, sostenute dall’avvio positivo di Wall Street.
Il Ftse Mib di Milano è in rialzo dello 0,4% in area 17.100 punti, mediamente in linea con il Cac 40 di Parigi (+0,1%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%), il Dax di Francoforte (+0,5%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%). Oltreoceano rimbalzano Dow Jones (+1,4%), S&P500 (+1,6%) e Nasdaq (+1,8%) dopo la chiusura debole di ieri.
Da una parte, i mercati beneficiano dell’ottimismo per la riapertura delle attività e il sostegno di governi e banche centrali. Dall’altra, tuttavia, continuano a pesare le incertezze legate alla recessione e i dubbi sugli effettivi progressi nella ricerca di un vaccino per il Covid-19.
Nel Vecchio Continente l’Ecofin ha approvato ieri il meccanismo Sure, la cassa integrazione Ue da 100 miliardi, ma resta l’impasse sul Recovery Fund da 500 miliardi promosso da Germania e Francia. La proposta incontra resistenze da parte di Austria, Olanda, Svezia e Danimarca, che a breve dovrebbero presentare un’alternativa. Secondo i critici, inoltre, la misura sarebbe tardiva e non commisurata all’impatto devastante dell’emergenza sanitaria sull’economia dell’eurozona.
Negli Usa il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha ribadito davanti al Senato l’impegno dell’istituto ad utilizzare tutti i mezzi a disposizione per sostenere la ripresa, anche se serviranno ulteriori stimoli fiscali. Sullo sfondo restano i timori per una nuova escalation di tensioni con la Cina.
Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati di aprile sull’inflazione dell’eurozona, in calo allo 0,3% annuo dallo 0,7% di marzo, mentre la fiducia dei consumatori di maggio è scesa meno delle attese a -18,8 punti.
Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,098 mentre il cambio fra biglietto verde e yen è poco mosso a 107,6 e la sterlina mantiene i recenti guadagni attestandosi a 1,227 dollari.
Tra le materie prime avanzano ancora le quotazioni del greggio con il Brent (+4,1%) a 36,1 dollari e il Wti (+4,3%) a 33,4 dollari, spinte dai segnali di miglioramento della domanda e aspettando i dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte americane.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si amplia leggermente a 211 punti base dopo i recenti cali, con il rendimento del decennale italiano all’1,64%, nell’ultimo giornata dedicata al retail per il Btp Italia a 5 anni, mentre il Senato ha respinto le mozioni di sfiducia nei confronti del ministro Bonafede.
Tornando a Piazza Affari, proseguono le vendite su Tim (-6,9%), in coda al Ftse Mib insieme a Ferragamo (-5,8%). Bene le utilities, con Enel a +3%, e i farmaceutici con acquisti su Diasorin (+4,6%) e Amplifon (+3,8%).
Fonte MarketInsight