Piazza Affari termina in vetta alle borse europee, con il Ftse Mib in rialzo dello 0,9% a 26.815 punti. Seguono il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi (-0,3%). Oltreoceano, proseguono poco sopra la parità Dow Jones (+0,1%), S&P500 (+0,3%) e Nasdaq (+0,5%) in attesa dei conti di Facebook.
Nei prossimi giorni l’attenzione si focalizzerà prevalentemente sui risultati delle big tecnologiche di Wall Street e sulla riunione della Bce, che dovrebbe aggiornare la guidance sul programma di acquisti di titoli pandemici.
Sullo sfondo restano le preoccupazioni legate all’aumento dell’inflazione, complici la crisi energetica e i problemi nelle forniture, oltre ai timori che un intervento restrittivo delle autorità monetarie possa ulteriormente incrementare la volatilità.
Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha dichiarato che l’inflazione potrebbe rimanere elevata più a lungo del previsto, alimentando i timori che le persistenti pressioni sui prezzi possano indurre la banca centrale ad anticipare un rialzo dei tassi di interesse.
In Cina, focus sul caso Evergrande e su un nuovo allarme Covid in 11 province del Paese. Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, in settimana è attesa la lettura preliminare sul Pil statunitense del terzo trimestre, mentre stamani è stato diffuso l’indice tedesco IFO sulla fiducia delle imprese tedesche, in calo a 97,7 punti a ottobre.
Sul Forex l’euro/dollaro arretra leggermente a 1,161 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si apprezza a 113,7.
Tra le materie prime accelerano le quotazioni del greggio con il Brent (+1,0%) a 85,5 dollari e il Wti (+0,8%) a 84,4 dollari. L’Arabia Saudita ha dichiarato che l’Opec+ dovrebbe mantenere il suo approccio cauto nell’aumentare la produzione, per via dei persistenti dubbi legati all’impatto della pandemia sulla domanda.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 108 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,96%, dopo che S&P ha confermato il rating sovrano a BBB, alzando l’outlook da stabile a positivo.
Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate si mettono in mostra Exor (+5,8%), che avrebbe ripreso le trattative per la vendita di PartnerRe a Covea, Ferrari (+4,1%) e Stellantis (+3,9%), mentre arretrano le utilities e Unicredit (-1,7%) dopo lo stop al deal con Mps (-2,4%).
Fonte MarketInsight