Le borse europee chiudono in prossimità dei massimi, nonostante l’andamento debole di Wall Street, recuperando terreno dopo i realizzi della seduta precedente.
A Piazza Affari il Ftse Mib termina in rialzo del 2,0% a 21.844 punti, seguito dall’Ibex 35 di Madrid (+1,9%), il Cac 40 di Parigi (+1,4%), il Dax di Francoforte (+1,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,6%).
Oltreoceano arretrano Dow Jones (-0,6%), S&P 500 (-0,3%) e Nasdaq (-0,1%), con il listino tecnologico più vicino alla parità grazie ad Apple (+2%) che secondo rumors potrebbe lanciare un’auto elettrica a guida autonoma nel 2024.
Il sentiment resta principalmente diviso tra l’ottimismo per i nuovi stimoli e i timori legati alla pandemia. Negli Usa il presidente Donald Trump firma oggi il piano di aiuti da 900 miliardi, secondo maggior intervento di sempre dopo quello della primavera scorsa.
Tuttavia, preoccupa il nuovo ceppo di coronavirus scoperto in Gran Bretagna, che ha innescato ieri il maggior calo in circa due mesi per le borse europee e ha portato ad un sostanziale isolamento del Paese, già alle prese con la Brexit. Scattato il lockdown a Londra e nella parte sudorientale del Regno Unito.
Incoraggianti comunque le parole del Ceo di BionTech, secondo cui il vaccino attuale funzionerà probabilmente anche con la nuova variante, altrimenti verrà fornito un nuovo prodotto nel giro di sei settimane.
Intanto l’UE ha bocciato la prima proposta di concessione del premier britannico Boris Johnson sui diritti di pesca, una delle principali questioni su cui persistono divergenze.
Dall’agenda macro è giunto il dato finale sul Pil degli Stati Uniti del terzo trimestre, che ha evidenziato un rimbalzo del 33,4% su base trimestrale rispetto al +33,1% della seconda lettura. In Europa è stato pubblicato l’Eurozone economic outlook, che stima una contrazione dell’attività nel quarto trimestre con il Pil in calo del 2,7%. La variazione prevista per l’intero 2020 è pari a -7,3%, mentre è atteso un recupero nel primo (+0,7%) e nel secondo trimestre (+3%) del 2021.
Sul Forex, il dollaro si rafforza per il terzo giorno consecutivo, con l’euro/dollaro in calo a 1,217 e il cambio tra biglietto verde e yen in progresso a 103,7. Debole la sterlina nei confronti della valuta americana (GBP/USD 1,333) e della moneta unica (EUR/GBP 0,913).
Tra le materie prime proseguono in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1,1%) a 50,4 dollari e il Wti (-1,4%) a 47,3 dollari, ancora sotto stress a seguito delle nuove restrizioni e in attesa dei dati Api sulle scorte settimanali negli Stati Uniti.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 115 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,55%.
Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano soprattutto Exor (+5,2%), Azimut (+3,9%) e Stm (+3,8%). Bene Fca (+2,4%) dopo il via libera della Commissione Ue alla fusione con Peugeot, mentre scivola in coda al Ftse Mib Diasorin (-0,9%).
Fonte MarketInsight