Borse europee poco mosse, così come i futures di Wall Street, nella prima seduta di una settimana densa di appuntamenti. A Piazza Affari il Ftse Mib avanza dello 0,6% in area 26.730 punti, seguito dal Ftse 100 di Londra (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,25%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%).
Nei prossimi giorni l’attenzione si focalizzerà prevalentemente sui risultati delle big tecnologiche di Wall Street, iniziando oggi da Facebook, e sulla riunione della Bce. Quest’ultima, in agenda giovedì, sarà attentamente monitorata dagli investitori per la guidance sul programma di acquisti bond pandemico.
Sullo sfondo restano le preoccupazioni legate all’aumento dell’inflazione, alimentata dalla crisi energetica e i problemi nelle forniture. Attesi in settimana anche i dati sul Pil statunitense del terzo trimestre, mentre oggi è stato diffuso l’indice tedesco IFO sulla fiducia delle imprese tedesche, in calo a 97,7 punti a ottobre.
In Cina il focus resta sul caso Evergrande, chiamata a rimborsare un’altra cedola il 29 ottobre, mentre preoccupa un nuovo allarme Covid in 11 province del Paese.
Sul Forex, l’euro/dollaro arretra leggermente a 1,162 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si apprezza a 113,7.
Tra le materie prime viaggiano in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,5%) a 85,05 dollari e il Wti (+0,7%) a 84,3 dollari. L’Arabia Saudita ha dichiarato che l’Opec+ dovrebbe mantenere un approccio cauto nell’aumentare la produzione per via dei persistenti dubbi legati all’impatto della pandemia sulla domanda.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta poco sopra i 108 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,99%. Venerdì a mercati chiusi S&P ha confermato il rating sovrano a BBB, alzando l’outlook da stabile a positivo. Si attende ora il test dell’agenza canadese Dbrs, mentre il 5 novembre sarà la volta di Moody’s e il 3 dicembre di Fitch.
Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate si mettono in mostra Exor (+5,4%), che avrebbe ripreso le trattative per la vendita di PartnerRe a Covea, e Banco Bpm (+3,1%), indiziata per nuove operazioni di consolidamento nel settore dopo lo stop del deal fra Unicredit (-0,5%) e Mps (-3,5%). In coda al Ftse Mib A2A (-1%) e Buzzi (-0,8%).
Fonte MarketInsight