Mattinata negativa per le borse europee, in linea con l’andamento dei futures di Wall Street, in attesa della conferenza stampa annunciata da Trump per parlare della Cina.
A Piazza Affari il Ftse Mib riduce la perdita ma resta in flessione dello 0,2% in area 18.300 punti, seguito dal Cac 40 di Parigi (-0,6%) e il Ftse 100 di Londra (-0,9%), il Dax di Francoforte (-1 %) e l’Ibex 35 di Madrid (-1 %). In ribasso di circa lo 0,3% anche i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, questi ultimi già reduci da una chiusura sotto la parità nella seduta precedente.
I mercati temono un nuovo peggioramento dei rapporti tra Stati Uniti e Cina, dopo le tensioni delle ultime settimane in merito alla gestione della pandemia e la recente imposizione, da parte di Pechino, di una nuova legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong. Il presidente americano potrebbe annunciare la rimozione dello status speciale di cui gode l’ex colonia britannica, compromettendone il ruolo di centro finanziario della regione, con possibili successive ritorsioni da parte del governo cinese.
Ad appesantire il clima contribuisce anche l’ordine esecutivo siglato da Trump per limitare l’immunità penale dei social network, dopo le polemiche dei giorni scorsi con Twitter.
Dinamiche che smorzano l’ottimismo dei giorni scorsi per la ripartenza delle attività e i nuovi stimoli approvati dalle autorità globali per sostenere la ripresa, dopo la crisi innescata dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19.
I dati macroeconomici continuano a segnalare un deterioramento del quadro generale, anche se in alcuni casi i numeri sono meno gravi delle attese. La stima sui prezzi al consumo dell’eurozona per il mese di maggio ha evidenziato una flessione mensile dello 0,1% e un rallentamento su base annua dello 0,1%, minimi da 4 anni per l’area, in linea con le previsioni.
Il Pil francese del primo trimestre 2020 ha registrato un calo congiunturale del 5,3% (-5% su base annua), mentre le vendite al dettaglio in Germania sono diminuite del 5,3% mensile ad aprile, rispetto al -12% previsto dal consensus. In Italia, il Pil del periodo gennaio-marzo 2020 ha riportato una contrazione del 5,3% rispetto al quarto trimestre 2019 e del 5,4% su base annua. Nel pomeriggio sono attesi i numeri di aprile su spesa e reddito personale degli Stati Uniti.
Sul Forex il dollaro perde terreno nei confronti delle altre principali valute, consentendo all’EUR/USD di risalire a 1,113 mentre il cambio fra biglietto verde e yen scende a 107,2. Possibili spunti nel pomeriggio anche da un intervento del presidente della Fed, Jerome Powell.
Tra le materie prime le quotazioni del greggio riducono i guadagni record del mese di maggio, con il Brent (-2,2%) a 35,2 dollari e il Wti (-2,6%) a 32,8 dollari, complice anche l’incremento delle scorte statunitensi evidenziato ieri dai dati settimanali dell’Energy Information Administration.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta poco mosso in area 185 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,42%, dopo le aste a medio lungo termine in cui il Tesoro ha assegnato titoli fino all’importo massimo previsto di 7,5 miliardi.
Tornando a Piazza Affari, arretra Pirelli (-3,7%), seguita da Ferragamo (-2,8%) dopo il balzo di ieri, Fca (-2,7%) ed Eni (-2,7%). Ben intonate invece banche e utilities, in particolare Unicredit (+1,6%), Enel (+2,3%) e Terna (+2,5%) oltre a Diasorin (+2,5%).
Fonte MarketInsight