Le borse europee chiudono positive ma riducono i guadagni in scia a Wall Street, che resta comunque sostenuta dai segnali incoraggianti sul fronte commerciale.
Nel Vecchio Continente, il Ftse Mib di Milano archivia gli scambi in rialzo dello 0,7% a 19.618 punti, leggermente arretrato rispetto al Ftse 100 di Londra (+1,1%) ma facendo meglio del Cac 40 di Parigi (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).
Oltreoceano, viaggiano sopra la parità, ma al di sotto dei massimi intraday, Dow Jones (+0,4%), S&P500 (+0,4%) e Nasdaq (+0,7%), in una seduta che si preannuncia volatile per via della contemporanea scadenza di futures e opzioni su indici e titoli (cosiddetto giorno delle “quattro streghe”).
A sostenere gli acquisti contribuisce soprattutto la notizia secondo cui la Cina intende accelerare gli acquisti di prodotti agricoli americani, rispettando così gli accordi di fase uno, a seguito dell’incontro fra i rappresentanti delle due superpotenze tenutosi questa settimana alle Hawaii.
Inoltre, gli operatori continuano a guardare con favore ai nuovi stimoli economici in arrivo. Nel Vecchio Continente i riflettori erano puntati sulla riunione in video conferenza del Consiglio europeo, chiamato a discutere il Recovery Fund da 750 miliardi per sostenere le economie duramente colpite dalla crisi.
Al termine dei lavori il presidente Charles Michel ha dichiarato che a metà luglio convocherà un altro summit, con la presenza fisica dei leader a Bruxelles, per giungere all’accordo finale. Christine Lagarde, numero uno della Bce, ha ribadito la necessità di un pacchetto “ampio, veloce, flessibile e saldamente ancorato alle riforme economiche” per rilanciare l’attività della regione.
Dinamiche che hanno permesso di accantonare momentaneamente i timori legati all’accelerazione della pandemia di Covid-19 emersa negli ultimi giorni a Pechino e in alcuni Stati americani. Sono passate in secondo piano anche le ultime accuse del presidente statunitense Donald Trump, secondo cui non si può escludere che Pechino abbia incoraggiato la diffusione del coronavirus.
Sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,119 mentre il cambio fra biglietto verde e yen rimane poco mosso a quota 106,9.
Tra le materie prime rimontano le quotazioni del greggio con il Brent (+2,5%) a 42,5 dollari e il Wti (+3,0%) a 40,0 dollari, avviandosi a chiudere la settimana in rialzo.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta a 177 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo all’1,35%.
A Piazza Affari, infine, gli acquisti premiano in particolare Telecom Italia (+3,5%), Ferragamo (+3,2%) e Terna (+2,9%). Deboli invece Mediobanca (-2,1%) e Poste Italiane (-2%).
Fonte MarketInsight