Rimbalzo per le borse del Vecchio Continente, dopo le vendite della seduta precedente. A Piazza Affari il Ftse Mib chiude in rialzo del 2,0% a 24.463 punti, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (+2,1%), il Ftse 100 di Londra (+1,7%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,5%) e il Cac 40 di Parigi (+1,4%).
Lievi rialzi anche a Wall Street per Dow Jones (+0,3%), S&P500 (+0,4%) e Nasdaq (+0,7%), con i tecnologici in rimonta dopo il sell-off di ieri.
In giornata sono stati diffusi i dati Adp sull’occupazione a stelle e strisce, che hanno evidenziato la creazione di 742 mila nuovi posti di lavoro, al di sotto degli 850 mila attesi dal consensus ma superiori ai 565 mila del mese precedente. Generalmente positivi i numeri sull’attività terziaria dell’eurozona e degli Usa, anche se l’ISM servizi ha sottoperformato le attese. Venerdì il focus si sposterà sul job report ufficiale di aprile.
Gli operatori, intanto, continuano a monitorare la ripresa e le possibili pressioni inflazionistiche alimentate anche dagli stimoli fiscali, in un contesto caratterizzato da elevate valutazioni per l’azionario.
Ieri il Segretario al Tesoro Usa, Janet Yellen, ha dichiarato che un lieve aumento dei tassi di interesse potrebbe essere necessario per evitare il surriscaldamento dell’economia, precisando poi che le sue affermazioni non rappresentano né una previsione né un suggerimento per la Federal Reserve.
Alcuni esponenti della banca centrale statunitense hanno poi ribadito che l’inflazione non andrà fuori controllo ed è improbabile che superi persistentemente il target del 2%.
Intanto sul Forex l’euro/dollaro è pressoché stabile in area 1,20 e il cambio tra biglietto verde e yen si attesta a 109,25.
Tra le materie prime proseguono in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,9%) a 69,5 dollari e il Wti (+0,8%) a 66,2 dollari, dopo il calo (il maggiore da gennaio) delle scorte settimanali americane emerso dai dati dell’Energy Information Administration.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia lievemente a 111 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,88%.
Tornando a Piazza Affari, avanzano soprattutto Stellantis (+7%) dopo i dati del primo trimestre e Cnh (+5,3%) dopo aver pubblicato i conti e alzato le stime per il 2021, oltre a Tenaris (+4,5%). Ben intonata Intesa Sanpaolo (+1,4%) dopo i risultati che hanno evidenziato un utile netto in crescita del 31,7% a 1,5 miliardi. Sottotono invece Telecom Italia (-0,6%), poco mossa Italgas (-0,4%) dopo i risultati.
Fonte MarketInsight