
Giornata positiva per le borse europee, in un contesto che resta comunque volatile a causa del conflitto in Ucraina e della prospettiva di una stretta monetaria da parte delle banche centrali per contrastare l’inflazione.
Il Ftse Mib di Milano termina in rialzo dell’1,0% a 24.533 punti, ben intonato come il Cac 40 di Parigi (+1,2%), il Dax di Francoforte (+1,0%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,0%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%). A Wall Street, viaggiano sopra la parità Dow Jones (+0,7%), S&P500 (+0,8%) e Nasdaq (+1,5%).
L’attenzione resta focalizzata sulla guerra e i negoziati di pace, oltre che sulla politica monetaria all’indomani delle dichiarazioni di Jerome Powell.
Ieri, il presidente della Federal Reserve ha utilizzato toni restrittivi, aprendo ad una stretta monetaria più aggressiva per contrastare l’inflazione. Dopo il primo ritocco da 25 punti base della scorsa settimana, che ha avviato un ciclo di interventi sul costo del denaro, il Fomc potrebbe accelerare il rialzo dei tassi con aumenti da mezzo punto percentuale laddove necessario.
L’atteggiamento della Fed riflette la volontà di riportare sotto controllo la crescita dei prezzi, aggravata dal conflitto in Ucraina e dalle sanzioni, che hanno fatto schizzare i prezzi delle materie prime.
Le aspettative sull’inflazione e i tassi si sono riflesse anche sul mercato obbligazionario, facendo impennare i rendimenti dei Treasury a breve termine e generando un’inversione in alcuni tratti della curva, un segnale dei timori di rallentamento della crescita economica.
Sul Forex, l’euro/dollaro torna a 1,1015 dopo la discesa di ieri in scia a Powell, mentre il cambio tra biglietto verde e yen è salito a 120,6.
Tra le materie prime rimangono volatili le quotazioni del greggio con il Brent (-1,2%) a 114,3 dollari e il Wti (-1,9%) a 107,9 dollari, con focus sulla decisione europea in merito al possibile embargo al petrolio russo, che vede Germania e Ungheria restie a procedere.
Lo spread Btp-Bund è poco mosso a 152 punti base, con il rendimento del decennale italiano in area 2,02%.
Tornando a Piazza Affari, fra le big cap spiccano in rialzo Atlantia (+3,2%), Poste Italiane (+2,6%), Banca Mediolanum (+2,6%) e Ferrari (+2,55%) mentre arretrano Saipem (-1,55%) e Interpump (-1,2%).
Fonte MarketInsight