Chiusura negativa per le borse europee, mentre Wall Street viaggia contrastata ma in risalita rispetto ai minimi intraday. A Milano il Ftse Mib archivia gli scambi in calo dello 0,6% a 19.879 punti, debole come il Dax di Francoforte (-0,8%), il Cac 40 di Parigi (-1,0%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,3%). Poco mosso il Ftse 100 di Londra (+0,1%), oltreoceano avanzano Dow Jones (+1,1%) e S&P500 (+0,4%) ma resta arretrato il Nasdaq (-0,2%).
Riflettori puntati sulle trimestrali statunitensi, dopo la diffusione dei conti di JP Morgan (+0,2%), Citigroup (-2,6%) e Wells Fargo (-5,1%), quest’ultima sotto pressione dopo aver tagliato il dividendo e aver riportato la prima perdita dal 2008. Nei prossimi giorni usciranno i conti di Goldman Sachs, Bank of America e Morgan Stanley.
Nel frattempo, il sentiment dei mercati continua a risentire della diffusione del coronavirus, che ha indotto la California a reintrodurre alcune misure restrittive per arginare i contagi. Preoccupano anche le tensioni tra Stati Uniti e Cina, dopo la decisione dell’amministrazione Usa di respingere le rivendicazioni marittime di Pechino nel Mar Cinese Meridionale, alimentando ulteriormente lo scontro fra le due superpotenze.
Nell’agenda macroeconomica spicca l’indice Zew di luglio, che ha evidenziato un calo della fiducia degli investitori istituzionali tedeschi (da 63,4 a 59,3 punti, consensus 60 punti). Sotto le attese anche l’indicatore relativo alla situazione corrente (-80,9 punti contro -65 attesi, da -83,1 di giugno).
Inferiori alle aspettative anche i numeri di maggio sulla produzione industriale dell’eurozona, seppur in recupero (+12,4% m/m, -20,9% a/a). In ripresa anche l’inflazione statunitense (+0,6% a giugno dopo il +0,1% di maggio, oltre lo 0,5% previsto dagli analisti).
Sul Forex l’euro/dollaro si apprezza in area 1,14 mentre il cambio fra biglietto verde e yen staziona in area 107,2.
Tra le materie prime hanno invertito la rotta le quotazioni del greggio con il Brent (+0,7%) a 43 dollari e il Wti (+0,7%) a 40,4 dollari in vista del meeting Opec dei prossimi giorni, mentre l’oro si attesta a 1.808 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane a quota 165 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,21.
Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano soprattutto Telecom Italia (+1,8%) e Mediobanca (+1,7%), mentre scivola in coda al Ftse Mib Stm (-4,2%). Sotto i riflettori Atlantia (+0,75%) in attesa del Consiglio dei ministri di stasera sul dossier delle concessioni autostradali.
Fonte MarketInsight