
Le borse europee risalgono dai minimi di metà seduta ma rimangono negative, complice l’avvio in calo di Wall Street. Il Ftse Mib di Milano cede l’1,3% in area 25.630 punti, in rosso come il Dax di Francoforte (-1,5%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,5%), il Cac 40 di Parigi (-1,4%) e il Ftse 100 di Londra (-0,9%).
Oltreoceano, partenza sottotono per Dow Jones (-0,5%), S&P500 (-0,6%) e Nasdaq (-0,7%) dopo i dati Adp di settembre sull’occupazione nel settore privato negli Stati Uniti, che hanno evidenziato un numero di nuovi impieghi (568 mila) superiore alle attese (430 mila) e ai 340 mila di agosto.
Il clima sui mercati rimane appesantito soprattutto dal rally dei prezzi delle commodities, che fa temere per un periodo di prolungate pressioni inflazionistiche, tali da indurre le banche centrali a ritirare anticipatamente gli stimoli monetari rallentando la ripresa economica. Venerdì l’attenzione sarà puntata sul job report statunitense di settembre, che darà indicazioni alla Fed sulle tempistiche con cui avviare il tapering. Negli Usa, preoccupa anche lo stallo nelle discussioni sul tetto del debito.
Sul Forex l’euro/dollaro perde terreno fino a quota 1,154 mentre il cambio fra biglietto verde e yen resta poco mosso a 111,4.
Tra le materie prime, arretrano le quotazioni del greggio con il Brent (-1,2%) a 81,6 dollari al barile e il Wti (-1,3%) a 77,9 dollari al barile, in attesa dei dati dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi.
Sull’obbligazionario, si segnala la risalita dei rendimenti dei Treasuries che ha visto i titoli decennale e trentennale toccare i massimi da giugno. Lo spread Btp-Bund si attesta a 107 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,88%.
Tornando a Piazza Affari, tra le big cap evidenziano le maggiori perdite Mediobanca (-3,2%), Atlantia (-2,8%) e Stellantis (-2,6%). In controtendenza Banco Bpm (+0,5%) e Nexi (+0,6%).
Fonte MarketInsight