Le borse europee mantengono un andamento contrastato mentre a Wall Street arretrano leggermente Dow Jones (-0,4%), S&P500 (-0,2%) e Nasdaq (-0,1%), frenati dalle crescenti tensioni fra Stati Uniti e Cina in un contesto già indebolito dal coronavirus.
A Milano il Ftse Mib è in rialzo dell’1,1% in area 17.270 punti, dopo essere stato penalizzato nei giorni scorsi dalla rimozione dei divieti sulle vendite allo scoperto. Lievemente positivi il Dax di Francoforte (+0,2%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) e il Cac 40 di Parigi (+0,4%), debole il Ftse 100 di Londra (-0,6%).
Dai verbali della Bce diffusi in giornata si legge che il consiglio direttivo ha accolto favorevolmente i lavori per la creazione di un recovery fund e che a giugno l’Eurotower potrebbe incrementare gli acquisti del programma Pepp laddove fossero necessari maggiori stimoli.
Intanto gli operatori continuano a monitorare i rapporti fra Pechino e Washington, dopo l’annuncio che la Cina imporrà una nuova legge sulla sicurezza ad Hong Kong, dopo i disordini sociali degli scorsi mesi. La Casa Bianca è pronta a reagire “in maniera decisa”, mentre la superpotenza asiatica ha avvisato che salvaguarderà i propri interessi e la propria sovranità, minacciando contromisure.
Il tutto nel primo giorno del meeting annuale del Partito Popolare cinese, che per la prima volta ha omesso l’indicazione sul target di crescita annuale del Pil.
Sul Forex il dollaro recupera terreno sull’euro, riportando l’EUR/USD a quota 1,09, mentre il cambio fra biglietto verde e yen è poco mosso in area 107,65. In calo la sterlina a 1,218 dollari dopo il crollo delle vendite al dettaglio del Regno Unito (-15,2% m/m) nel mese di aprile.
Le tensioni commerciali penalizzano le quotazioni del greggio, che ritracciano dopo la corsa delle ultime sedute, con il Brent (-4,0%) a 34,6 dollari e il Wti (-3,7%) a 32,7 dollari.
Movimenti contenuti sull’obbligazionario, con lo spread Btp-Bund stabile in area 210 punti base e il rendimento del decennale italiano all’1,6%.
Tornando a Piazza Affari, fra le big cap sono ben intonate le banche, in particolare Unicredit (+4,7%) e i farmaceutici, con acquisti su Diasorin (+5,0%). In calo invece i titoli della moda Moncler (-2,7%) e Ferragamo (-1,5%), appesantiti dallo scontro Usa-Cina.
Fonte MarketInsight