Prosegue in ribasso la seduta delle borse europee, mentre Wall Street viaggia contrastata con il Dow Jones a -0,4%, lo S&P 500 flat e il Nasdaq a +0,6%.
A Piazza Affari il Ftse Mib arretra del 2,2% in area 17.010 punti, in rosso come il Ftse 100 di Londra (-1%), il Cac 40 di Parigi (-1,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-2,9%), mentre il Dax di Francoforte contiene la perdita a -0,2 per cento.
La performance odierna di Piazza Affari potrebbe risentire anche della rimozione, a partire da oggi, del divieto temporaneo all’assunzione di nuove posizioni nette corte e all’incremento delle posizioni nette corte esistenti. La decisione è stata annunciata ieri da Consob, in linea con analoghi provvedimenti delle autorità di Austria, Belgio, Francia, Grecia e Spagna.
In generale l’azionario ritraccia dopo i rialzi della seduta precedente, sostenuti dall’ottimismo per la riapertura delle attività in molti Paesi e dai progressi della statunitense Moderna nei test sperimentali su un possibile vaccino contro il Covid-19.
Nel Vecchio Continente focus sulla riunione dell’Ecofin, chiamato a fare il punto sulle iniziative destinate a combattere la crisi, tra cui lo stanziamento di fondi (circa 200 miliardi) dalla Bei per aiutare le piccole e medie imprese.
I ministri delle Finanze esamineranno anche la proposta congiunta di Germania e Francia per un recovery Fund con aiuti a fondo perduto per 500 miliardi, da erogare tramite l’emissione di bond. Iniziativa che tuttavia incontra le resistenze di Austria, Danimarca, Svezia e Olanda, in quanto il debito andrebbe rifinanziato da tutti i 27 Paesi membri dell’UE.
Negli Usa, invece, è in programma un nuovo intervento al Senato di Jerome Powell, sullo stato dell’economia. Dal presidente della Federal Reserve ci si attende la richiesta di ulteriori stimoli fiscali dopo l’impegno dell’istituto a sfruttare ogni mezzo necessario per sostenere la ripresa.
Sul fronte dei rapporti tra Stati Uniti e Cina, il Nasdaq starebbe per rivelare nuove regole sulle Ipo che includerebbero requisiti contabili più stringenti, al fine di ostacolare la quotazione di alcune società cinesi e controllare maggiormente i flussi di capitali verso Pechino.
Dall’agenda macroeconomica è giunto il dato di maggio sull’indice Zew sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi, balzato a 51 punti dai 28,2 di aprile, a fronte di 30 punti stimati. Il sottoindice relativo alla situazione corrente si è invece attestato a -93,5 punti dai -91,5 punti del mese precedente (consensus 86,6). L’indice Zew dell’Eurozona è cresciuto a 46 punti, dai 25,2 di aprile.
Sul Forex l’euro/dollaro è in rialzo a 1,094 mentre il cambio fra biglietto verde e yen si apprezza a 107,85. Si rafforza anche la sterlina a 1,225 dollari dopo che il Regno Unito ha annunciato un piano di tagli alle tariffe da 30 miliardi di sterline dopo la Brexit.
Tra le materie prime prosegue il rally del greggio con il Brent (+1,2%) a 35,2 dollari e il Wti (+1,4%) a 32,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale dai minimi della mattinata ma resta in diminuzione rispetto a ieri, a 210 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,64%, nella seconda giornata di offerta retail del nuovo Btp Italia.
Tornando a Piazza Affari, le vendite investono gran parte del listino principale ad eccezione di Enel (+1,9%) ed Exor (+1,3%). In calo soprattutto Tim (-8,6%) dopo i risultati e Banco Bpm (-8,4%).
Fonte MarketInsight