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Ribassi contenuti per le borse europee e per i listini americani, con l’attenzione sempre rivolta prevalentemente alla pandemia e alla politica monetaria.
Il Ftse Mib di Milano resiste poco sopra la parità (+0,15%) in area 26.800 punti, mentre arretrano il Cac 40 di Parigi (-0,2%), il Dax di Francoforte (-0,3%), il Ftse 100 di Londra (-0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%).
Avvio sottotono anche per Dow Jones (-0,4%), S&P500 (-02,%) e Nasdaq (flat) a Wall Street, dopo i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione, sui minimi dallo scoppio della pandemia a 184 mila unità.
Sempre negli Stati Uniti, domani verranno diffusi i dati di novembre sui prezzi al consumo, da cui è attesa una nuova accelerazione ai massimi da decenni. L’indice verrà attentamente monitorato anche dalla Fed, in vista della riunione della prossima settimana in cui potrebbero essere forniti indizi sulle tempistiche del tapering e di eventuali rialzi dei tassi di interesse per contrastare le pressioni inflazionistiche.
Nei prossimi giorni sono in programma anche i meeting della Bce, della BoE e della BoJ, da cui si prevede un atteggiamento attendista vista l’incertezza sull’evoluzione della pandemia.
A tal proposito, resta alta l’allerta per la risalita dei contagi e per la diffusione della variante Omicron, in attesa di valutarne l’effettiva pericolosità e capire l’efficacia dei vaccini attualmente in circolazione, mentre alcuni Paesi come la Gran Bretagna stanno introducendo nuove restrizioni.
Sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,131 mentre il cambio fra biglietto verde e yen resta in area 113,5.
Tra le materie prime frenano le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,8%) a 75,2 dollari e il Wti (-0,8%) a 71,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 135 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,99%.
Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate vola Unicredit (+9,9%) in scia al nuovo piano industriale 2022-2024, seguita da Diasorin (+1,8%) e A2A (+1,5%). Arretrano invece Telecom Italia (-2,7%) e i petroliferi Tenaris (-2,3%), Saipem (-1,9%) ed Eni (-1,7%).
Fonte MarketInsight